Corsia preferenziale dei Bus: a che serve se ci parcheggiano?
E' il caso segnalato da Valentina in Corso Cavour
giovedì 2 maggio 2013
9.32
iReport
E' una segnalazione giunta martedì in redazione da parte di una nostra lettrice. Valentina chiede nella sostanza che senso ha aver istituito una corsia preferenziale dei bus su un piccolo pezzo di Corso Cavour, se poi le auto ci parcheggiano tranquillamente e gli stessi automezzi hanno la necessità di fare slalom incredibili per percorrere quel tratto di via nell'altro verso rispetto alle auto.
«Da un po' di mesi sul tratto di Corso Cavour che va da Via Firenze verso Viale Venezia Giulia - dice la stessa Valentina - vi è una corsia preferenziale in senso avverso a quello di marcia delle autovetture, per il passaggio dei bus. Sappiamo quanto è importante la mobilità alternativa e sopratutto l'utilizzo dei mezzi pubblici al posto dei mezzi privati troppo spesso utilizzati senza criterio. Ed allora mi chiedo: ma a che servono se poi ci sono auto tranquillamente parcheggiate e nessuno che fa rispettare la sacralità di questa corsia preferenziale? Le scene di tutti i giorni sono quelle che gli autisti dei bus devono barcamenarsi per riuscire a superare gli ostacoli come un videogames tra le auto che sostano al semaforo e quelle che sostano e basta. La civiltà si vede anche da questi gesti e dalla necessità di esser duri nel far rispettare poche ma semplici regole».
«Da un po' di mesi sul tratto di Corso Cavour che va da Via Firenze verso Viale Venezia Giulia - dice la stessa Valentina - vi è una corsia preferenziale in senso avverso a quello di marcia delle autovetture, per il passaggio dei bus. Sappiamo quanto è importante la mobilità alternativa e sopratutto l'utilizzo dei mezzi pubblici al posto dei mezzi privati troppo spesso utilizzati senza criterio. Ed allora mi chiedo: ma a che servono se poi ci sono auto tranquillamente parcheggiate e nessuno che fa rispettare la sacralità di questa corsia preferenziale? Le scene di tutti i giorni sono quelle che gli autisti dei bus devono barcamenarsi per riuscire a superare gli ostacoli come un videogames tra le auto che sostano al semaforo e quelle che sostano e basta. La civiltà si vede anche da questi gesti e dalla necessità di esser duri nel far rispettare poche ma semplici regole».