Auto in divieto di sosta, ambulanza bloccata e soccorsi a piedi
Intervento urgente ieri sera dei sanitari su un presunto infarto
sabato 14 marzo 2015
9.19
iReport
E' una di quelle storie che purtroppo abbiamo già raccontato e continueremo, probabilmente, a raccontare. Questa volta ce la segnala Mario, un nostro lettore che ci ha inviato una fotografia, quella che vedete in allegato, chiedendosi «quanta "inciviltà" ci voglia per parcheggiare un'autovettura in divieto di sosta e fermata». Non è un episodio come gli altri, come quelli che siamo abituati a vedere tutti i giorni, uno dei tanti: ieri sera venerdì 13 marzo, infatti, attorno alle 22, in via San Mauro, la strada indicata nella fotografia quella che collega via XX Settembre con via Barletta in pieno centro cittadino, «ho sentito delle urla - ha scritto Mario - mi sono affacciato nella via era appena giunta una ambulanza del 118 con due soccorritori che stavano cercando un modo per transitare in quella via viste le auto parcheggiate. In un civico a circa metà strada, infatti, c'era stata una chiamata che mi hanno detto esser per un sospetto infarto».
L'ambulanza bloccata dietro le autovetture in sosta in divieto, in una strada stretta con una telefonata che era giunta qualche minuto prima per avvisare la centrale operativa del 118 che vi era un infarto in un'abitazione. Dalle informazioni raccolte, successive all'accaduto, per fortuna era solo un sospetto infarto conclusosi in modo assolutamente positivo ma è interessante continuare a leggere il racconto di Mario: «I soccorritori con le tute blu, dopo alcuni attimi di nervosismo hanno avvisato immagino il medico con la tuta arancione di dover proseguire a piedi per far prima perchè il mezzo proprio non poteva passare da quel punto. Ho visto caricare tutta l'attrezzatura a spalla, prendere barella e altri strumenti e correre verso l'abitazione come dei forsennati. Un plauso a questi ragazzi, ma più che altro da censurare l'atteggiamento di chi crede - ha concluso la nota di Mario - di poter fare quello che vuole in barba alle regole».
Più volte abbiamo ribadito come la possibilità di arrivare su di un intervento direttamente con l'ambulanza serve a mettere a disposizione attrezzatura che probabilmente non sarebbe possibile avere senza il mezzo. Le ambulanze moderne sono degli Ospedali viaggianti. Non giungere con il mezzo sul luogo dell'intervento può davvero mettere a rischio la vita di una persona. Se un'ente indica un divieto di sosta e fermata, evidentemente, è perchè immagina che quella via, stretta ed antica, potrà esser percorsa anche dai mezzi di soccorso per salvare la vita alle persone quando un minuto in più può essere fatale.
L'ambulanza bloccata dietro le autovetture in sosta in divieto, in una strada stretta con una telefonata che era giunta qualche minuto prima per avvisare la centrale operativa del 118 che vi era un infarto in un'abitazione. Dalle informazioni raccolte, successive all'accaduto, per fortuna era solo un sospetto infarto conclusosi in modo assolutamente positivo ma è interessante continuare a leggere il racconto di Mario: «I soccorritori con le tute blu, dopo alcuni attimi di nervosismo hanno avvisato immagino il medico con la tuta arancione di dover proseguire a piedi per far prima perchè il mezzo proprio non poteva passare da quel punto. Ho visto caricare tutta l'attrezzatura a spalla, prendere barella e altri strumenti e correre verso l'abitazione come dei forsennati. Un plauso a questi ragazzi, ma più che altro da censurare l'atteggiamento di chi crede - ha concluso la nota di Mario - di poter fare quello che vuole in barba alle regole».
Più volte abbiamo ribadito come la possibilità di arrivare su di un intervento direttamente con l'ambulanza serve a mettere a disposizione attrezzatura che probabilmente non sarebbe possibile avere senza il mezzo. Le ambulanze moderne sono degli Ospedali viaggianti. Non giungere con il mezzo sul luogo dell'intervento può davvero mettere a rischio la vita di una persona. Se un'ente indica un divieto di sosta e fermata, evidentemente, è perchè immagina che quella via, stretta ed antica, potrà esser percorsa anche dai mezzi di soccorso per salvare la vita alle persone quando un minuto in più può essere fatale.