Vita da ex, il ritorno di Pietro Spinosa
L'ex estremo difensore azzurro è il preparatore dei portieri della Lupa Castelli Romani
sabato 3 ottobre 2015
Era il lontano 1983 e la Fidelis Andria di mister Luciano Pirazzini si appresta ad affrontare il primo storico campionato di serie C2. Una squadra di tutto rispetto con calciatori del calibro di Martiradonna, Marangi, Ciccone e Carpineta. A difendere i pali della porta biancoazzurra c'era un certo Pietro Spinosa, classe '63 nativo di Castellana Grotte. Il primo anno tra i professionisti terminò con un positivo settimo posto e uno dei protagonisti fu proprio Spinosa che collezionò 35 presenze, tra campionato e Coppa Italia, e contribuì in maniera decisiva agli ottimi risultati della squadra. L'ultima stagione con la maglia della Fidelis fu quella 88-89, l'anno di un'altra storica promozione in C1, ma Spinosa non scese mai in campo a causa di un grave infortunio.
Il giovane Pietro dopo l'esperienza in terra federiciana si è accasato prima ad Altamura e poi a Torre del Greco. La sua ultima stagione da portiere risale al 95-96 tra le fila del Castel di Sangro con una sola presenza, una gara che ha scritto la storia del club abruzzese. Era il 22 giugno 1996, stadio Zaccheria di Foggia, si gioca la finale play-off di C1 decisiva per la promozione in Serie B. Castel di Sangro e Ascoli sono sullo 0-0 al 120° minuto e Osvaldo Jaconi, tecnico geniale quanto imprevedibile, inserisce in campo Spinosa, dodicesimo uomo degli abruzzesi e autore di ben zero minuti in tutto il campionato, per affrontare i marchigiani dal dischetto. Sarà l'uomo decisivo deviando sopra la traversa il rigore di Milana e consegnando al Castel di Sangro la storica promozione in Serie B.
Una volta terminata la carriera da numero uno, Spinosa non ha voluto abbandonare il mondo del calcio e ha continuato a lavorare come preparatore dei portieri. Un lavoro che gli ha permesso di misurarsi in piazze importanti come Livorno, Eupen in Belgio, Cluji in Romania e Chievo Verona. Il suo presente è la Lupa Castelli Romani, formazione che quest'oggi affronterà la Fidelis al "Degli Ulivi" e Pietro Spinosa torna ad Andria dopo 26 anni.
«Sarà una bellissima sensazione - afferma Spinosa in esclusiva per AndriaViva - Andria è rimasta nel cuore per avermi accettato anche nei momenti difficili. Quando nell'ultimo anno subii un grave infortunio tutti mi restarono accanto. E' una piazza che ti fa sentire calciatore e personalmente ha contribuito molto per la mia crescita soprattutto dal punto di vista caratteriale».
L'ex numero uno della Fidelis parla anche della gara di oggi: «Sarà una gara difficilissima per noi - spiega Spinosa - ma sarà fantastico per i nostri giocatori entrare in uno stadio che trasmette molta carica. La Fidelis ha dimostrato di avere un organico importante ma anche noi siamo in crescita sotto l'aspetto del gioco. Entrambe le squadre vengono da sconfitte immeritate quindi la gara è aperta ad ogni tipo di risultato».
Il giovane Pietro dopo l'esperienza in terra federiciana si è accasato prima ad Altamura e poi a Torre del Greco. La sua ultima stagione da portiere risale al 95-96 tra le fila del Castel di Sangro con una sola presenza, una gara che ha scritto la storia del club abruzzese. Era il 22 giugno 1996, stadio Zaccheria di Foggia, si gioca la finale play-off di C1 decisiva per la promozione in Serie B. Castel di Sangro e Ascoli sono sullo 0-0 al 120° minuto e Osvaldo Jaconi, tecnico geniale quanto imprevedibile, inserisce in campo Spinosa, dodicesimo uomo degli abruzzesi e autore di ben zero minuti in tutto il campionato, per affrontare i marchigiani dal dischetto. Sarà l'uomo decisivo deviando sopra la traversa il rigore di Milana e consegnando al Castel di Sangro la storica promozione in Serie B.
Una volta terminata la carriera da numero uno, Spinosa non ha voluto abbandonare il mondo del calcio e ha continuato a lavorare come preparatore dei portieri. Un lavoro che gli ha permesso di misurarsi in piazze importanti come Livorno, Eupen in Belgio, Cluji in Romania e Chievo Verona. Il suo presente è la Lupa Castelli Romani, formazione che quest'oggi affronterà la Fidelis al "Degli Ulivi" e Pietro Spinosa torna ad Andria dopo 26 anni.
«Sarà una bellissima sensazione - afferma Spinosa in esclusiva per AndriaViva - Andria è rimasta nel cuore per avermi accettato anche nei momenti difficili. Quando nell'ultimo anno subii un grave infortunio tutti mi restarono accanto. E' una piazza che ti fa sentire calciatore e personalmente ha contribuito molto per la mia crescita soprattutto dal punto di vista caratteriale».
L'ex numero uno della Fidelis parla anche della gara di oggi: «Sarà una gara difficilissima per noi - spiega Spinosa - ma sarà fantastico per i nostri giocatori entrare in uno stadio che trasmette molta carica. La Fidelis ha dimostrato di avere un organico importante ma anche noi siamo in crescita sotto l'aspetto del gioco. Entrambe le squadre vengono da sconfitte immeritate quindi la gara è aperta ad ogni tipo di risultato».