Vita da ex, il gol salvezza di Mirko Carretta
L'esterno del Matera ha scritto una pagina indelebile del calcio andriese
giovedì 10 settembre 2015
13.42
E' l'ultima giornata del campionato di Lega Pro Prima Divisione stagione 2010/2011. Un cielo plumbeo e carico di pioggia, sullo stadio "Libero Liberati" di Terni, fa presagire un altra condanna sportiva per l'Andria Calcio. Nella stagione 98/99 la Fidelis Andria di Giorgio Rumignani, sempre a Terni, conobbe l'amara retrocessione dalla serie B. Una doppietta di Borgobello condannò la Fidelis al mesto ritorno in serie C, a nulla valse il gol capolavoro dello sloveno Matjaz Florijancic. Dodici anni dopo il fantasma della retrocessione è di nuovo nascosto tra le mura del "Libero Liberati", pronto ad impossessarsi della formazione allenata da Gianfranco Degli Schiavi.
L'Andria arriva in Umbria con un solo risultato a disposizione: la vittoria per evitare la lotteria play-out. La Ternana, lotta anch'essa per non retrocedere, ed è costretta a conquistare l'intera posta in palio. La gara è un susseguirsi di emozioni sotto una pioggia battente. Al 34° Anaclerio con un perfetto filtrante serve Statella che batte in uscita il portiere umbro per il vantaggio dell'Andria. La gioia azzurra dura solo quattro minuti perchè Di Bari atterra in area Nolè ed è calcio di rigore. Sul dischetto Tozzi Borsoi non sbaglia e pareggia i conti. Si va al riposo sull'1-1 ed entrambe le squadre condannate ai play-out. La ripresa si apre con il vantaggio ternano firmato da Sinigaglia e la disperazione dipinta sui volti di tifosi, dirigenti e calciatori azzurri. Il fantasma è nei paraggi. Scocca l'89° quando Doumbia con una zampata vincente fissa il risultato sul 2-2. Il direttore di gara concede 4 minuti di recupero. E' il 94°. Andrea Paolucci dai 40 metri effettua l'ultimo disperato lancio in avanti. La palla, deviata, termina tra i piedi di Mirko Carretta che con il destro (un mancino ndr) trafigge il numero uno ternano. E' il 2-3 finale che caccia lo spettro retrocessione. La gioia di Carretta è incontenibile. Degli Schiavi, i dirigenti e tifosi andriesi sono in lacrime per aver compiuto un'impresa storica.
L'impresa che porta il nome di Mirko Carretta, un calciatore sempre disponibile, educato e dedito al lavoro. La bionda ala del Matera di Davide Dionigi, accostata a club di serie A e serie B, ha scelto di voler restare nella città dei Sassi per conquistare la cadetteria. Domenica farà il proprio ritorno al "Degli Ulivi" da avversario e l'emozione tornerà nuovamente a farsi sentire. Solo grandi applausi per l'uomo che ha cacciato il "fantasma della retrocessione".
L'Andria arriva in Umbria con un solo risultato a disposizione: la vittoria per evitare la lotteria play-out. La Ternana, lotta anch'essa per non retrocedere, ed è costretta a conquistare l'intera posta in palio. La gara è un susseguirsi di emozioni sotto una pioggia battente. Al 34° Anaclerio con un perfetto filtrante serve Statella che batte in uscita il portiere umbro per il vantaggio dell'Andria. La gioia azzurra dura solo quattro minuti perchè Di Bari atterra in area Nolè ed è calcio di rigore. Sul dischetto Tozzi Borsoi non sbaglia e pareggia i conti. Si va al riposo sull'1-1 ed entrambe le squadre condannate ai play-out. La ripresa si apre con il vantaggio ternano firmato da Sinigaglia e la disperazione dipinta sui volti di tifosi, dirigenti e calciatori azzurri. Il fantasma è nei paraggi. Scocca l'89° quando Doumbia con una zampata vincente fissa il risultato sul 2-2. Il direttore di gara concede 4 minuti di recupero. E' il 94°. Andrea Paolucci dai 40 metri effettua l'ultimo disperato lancio in avanti. La palla, deviata, termina tra i piedi di Mirko Carretta che con il destro (un mancino ndr) trafigge il numero uno ternano. E' il 2-3 finale che caccia lo spettro retrocessione. La gioia di Carretta è incontenibile. Degli Schiavi, i dirigenti e tifosi andriesi sono in lacrime per aver compiuto un'impresa storica.
L'impresa che porta il nome di Mirko Carretta, un calciatore sempre disponibile, educato e dedito al lavoro. La bionda ala del Matera di Davide Dionigi, accostata a club di serie A e serie B, ha scelto di voler restare nella città dei Sassi per conquistare la cadetteria. Domenica farà il proprio ritorno al "Degli Ulivi" da avversario e l'emozione tornerà nuovamente a farsi sentire. Solo grandi applausi per l'uomo che ha cacciato il "fantasma della retrocessione".