Taekwondo, soddisfazioni per i mondiali di Andria
Ottimi riscontri per l'organizzazione e tre bronzi conquistati
martedì 13 settembre 2016
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Le tre splendide medaglie di bronzo conquistare dagli azzurri, l'eccellente profilo organizzativo garantito dalla Fitsport Italia e lo straordinario clima di rispetto e sportività che ha caratterizzato dall'inizio alla fine la competizione. Numeri, circostanze e momenti che restano indelebili al termine dei campionati mondiali junior e veteran di taekwondo Itf, che si sono conclusi ieri sera ad Andria.
La rassegna iridata ha coinvolto al Palasport di corso Germania oltre seicento atleti ed un totale di circa duemila partecipanti tra tecnici, dirigenti federali, arbitri ed addetti ai lavori. Dal punto di vista agonistico, dunque, non sono mancate le gioie per la nazionale italiana allenata dal commissario tecnico Giuseppe Lanotte, che ha conquistato tre medaglie di bronzo nel combattimento junior (14-15 anni) con Valerio Rauseo e Michele Scagliozzi (Body Center), i due ragazzi "terribili" di Ordona, e con la sanseverese Rosanna Delvecchio (Contact School).
A dominare il medagliere, come era facile immaginare alla vigilia, è stata la Corea del Nord. Molto bene si sono comportate anche le rappresentative europee, in particolare Ucraina, Russia e Repubblica Ceca. «Erano vent'anni – ha ammesso Ruggiero Lanotte, presidente della Fitsport Italia e vice presidente della federazione europea – che la nostra nazionale di taekwondo non saliva sul podio in una competizione mondiale. Ci siamo riusciti ben tre volte e almeno in altre quattro circostanze siamo andati vicinissimi alla conquista della medaglia. Posso solo dire grazie ai ragazzi che hanno indossato in maniera eccellente la maglia azzurra. Il nostro, tra l'altro, è un gruppo molto giovane e con enormi margini di miglioramento. Ci toglieremo, ne sono convinto, delle grandi soddisfazioni anche in futuro».
Il mondiale di Andria è andato in archivio con giudizi estremamente positivi anche dal punto di vista organizzativo. «Ospitare un mondiale nel nostro territorio – ha aggiunto Ruggiero Lanotte – ci ha consentito di realizzare, a distanza di un anno dall'europeo, quello che per tanto tempo è stato il grande sogno del movimento che ho l'onore di rappresentare. La manifestazione, nonostante la massiccia partecipazione di atleti, si è conclusa senza particolari intoppi.
E poi siamo orgogliosi di aver ricevuto i complimenti del presidente della federazione mondiale, il coreano Ri Yong Son, e gli apprezzamenti di tutti i partecipanti. È stato bello, inoltre, riunire al termine della competizione tutta la famiglia del taekwondo in una grande festa. Il nostro sport è anche e soprattutto questo: amicizia, fratellanza, rispetto e socializzazione».
La rassegna iridata ha coinvolto al Palasport di corso Germania oltre seicento atleti ed un totale di circa duemila partecipanti tra tecnici, dirigenti federali, arbitri ed addetti ai lavori. Dal punto di vista agonistico, dunque, non sono mancate le gioie per la nazionale italiana allenata dal commissario tecnico Giuseppe Lanotte, che ha conquistato tre medaglie di bronzo nel combattimento junior (14-15 anni) con Valerio Rauseo e Michele Scagliozzi (Body Center), i due ragazzi "terribili" di Ordona, e con la sanseverese Rosanna Delvecchio (Contact School).
A dominare il medagliere, come era facile immaginare alla vigilia, è stata la Corea del Nord. Molto bene si sono comportate anche le rappresentative europee, in particolare Ucraina, Russia e Repubblica Ceca. «Erano vent'anni – ha ammesso Ruggiero Lanotte, presidente della Fitsport Italia e vice presidente della federazione europea – che la nostra nazionale di taekwondo non saliva sul podio in una competizione mondiale. Ci siamo riusciti ben tre volte e almeno in altre quattro circostanze siamo andati vicinissimi alla conquista della medaglia. Posso solo dire grazie ai ragazzi che hanno indossato in maniera eccellente la maglia azzurra. Il nostro, tra l'altro, è un gruppo molto giovane e con enormi margini di miglioramento. Ci toglieremo, ne sono convinto, delle grandi soddisfazioni anche in futuro».
Il mondiale di Andria è andato in archivio con giudizi estremamente positivi anche dal punto di vista organizzativo. «Ospitare un mondiale nel nostro territorio – ha aggiunto Ruggiero Lanotte – ci ha consentito di realizzare, a distanza di un anno dall'europeo, quello che per tanto tempo è stato il grande sogno del movimento che ho l'onore di rappresentare. La manifestazione, nonostante la massiccia partecipazione di atleti, si è conclusa senza particolari intoppi.
E poi siamo orgogliosi di aver ricevuto i complimenti del presidente della federazione mondiale, il coreano Ri Yong Son, e gli apprezzamenti di tutti i partecipanti. È stato bello, inoltre, riunire al termine della competizione tutta la famiglia del taekwondo in una grande festa. Il nostro sport è anche e soprattutto questo: amicizia, fratellanza, rispetto e socializzazione».