Su & giù Fidelis: motivazione, corsa e pochi fronzoli
Prime indicazioni dalla formazione scesa in campo contro il Martina
lunedì 17 agosto 2015
11.44
Strambelli lancia in sforbiciata Grandolfo tira al volo mettendo la sfera nell'angolino basso: questo il tandem della Fidelis Andria che ha steso il Martina Franca nella prima uscita stagionale ufficiale, nella gara di venerdì scorso al "Degli Ulivi" valevole per la Coppa Italia di Lega Pro. Il 4-3-1-2 è stato il modulo voluto dal tecnico Luca D'Angelo per affrontare un Martina che può contare su di una formazione dalle "firme" prestigiose come Schetter in attacco e Bogliacino a supporto. «Nessuna esaltazione e nessun dramma», era questo il presupposto del tecnico andriese alla vigilia del match e così è stato nel post gara in cui l'analisi ha avuto pregi e difetti. Decisamente su l'aspetto fisico: nonostante le gambe pesanti diversi gli atleti apparsi già in stato avanzato nella preparazione pronti a correre in ripiegamento difensivo anche nei pressi del novantesimo minuto. In giù, invece, le troppe palle da rete non concretizzate durante l'arco della gara.
Sempre in su l'approccio al match e quella che sarà la caratteristica fondante di questa squadra: tanta corsa, motivazione e pochi fronzoli. Più volte la palla è stata spazzata via dalla linea difensiva in caso di pericolo immediato per la porta azzurra. Altra parole fondamentale nel vocabolario di D'Angelo è stata sicuramente "ordine": linea di centrocampo precisa così come quella di difesa anche se pochissime le situazioni in cui gli avanti ospiti si sono ritrovati in fuorigioco. In giù, invece, il gioco: meccanismi da oliare ancora con palla spesso nei piedi di Strambelli unico a dover illuminare la manovra nelle ripartenze. Su e giù per una prima ufficiale che, naturalmente, non può esser un test troppo attendibile ma è un primo tassello su quello che aspetta i tifosi della Fidelis per la prossima stagione. Per completare l'analisi un Su è da attribuire, per la campagna acquisti che vede una formazione molto giovane che, tuttavia, ha mostrato buona personalità e poche parole sul terreno di gioco.
Sempre in su l'approccio al match e quella che sarà la caratteristica fondante di questa squadra: tanta corsa, motivazione e pochi fronzoli. Più volte la palla è stata spazzata via dalla linea difensiva in caso di pericolo immediato per la porta azzurra. Altra parole fondamentale nel vocabolario di D'Angelo è stata sicuramente "ordine": linea di centrocampo precisa così come quella di difesa anche se pochissime le situazioni in cui gli avanti ospiti si sono ritrovati in fuorigioco. In giù, invece, il gioco: meccanismi da oliare ancora con palla spesso nei piedi di Strambelli unico a dover illuminare la manovra nelle ripartenze. Su e giù per una prima ufficiale che, naturalmente, non può esser un test troppo attendibile ma è un primo tassello su quello che aspetta i tifosi della Fidelis per la prossima stagione. Per completare l'analisi un Su è da attribuire, per la campagna acquisti che vede una formazione molto giovane che, tuttavia, ha mostrato buona personalità e poche parole sul terreno di gioco.