Su & giù di Fidelis Andria - Benevento: Stendardo sugli scudi

Scacco matto di Auteri a D'Angelo

martedì 29 settembre 2015 17.48
A cura di Antonio Porro
Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto ma il calcio è bello anche per questo perchè può regalarti gioie o dolori all'ultimo secondo. Il dolore di una Fidelis Andria ferita dalla sconfitta al fotofinish ma che deve ripartire dalla prestazione volitiva contro un avversario di alta caratura. La gioia di un Benevento che gioca da grande squadra e ci crede fino all'ultimo.

SU FIDELIS

STENDARDO: La sua assenza a Pagani si è fatta sentire eccome. Ha recuperato in pochissimi giorni ma la difesa azzurra per 92 minuti non corre particolari rischi con lui in campo. FONDAMENTALE

BANGOURA: D'Angelo lo getta nella mischia a cinque minuti dalla fine e il giovane Ismael crea il panico nella difesa giallorossa. Dopo appena due minuti rischia di far venir giù il "Degli Ulivi" provando una conclusione al volo da posizione impossibile. La palla si stampa all'incrocio dei pali e vaga sulla linea di porta per pochi interminabili secondi. Un suo gol avrebbe riscritto la storia di questa partita. FRECCIA DEL SUD

SU BENEVENTO

MAZZEO: A 32 anni è ancora la spina del fianco delle difese avversarie. Al 4° colpisce una clamorosa traversa ed è sempre presente nelle occasioni da gol della sua squadra. L'attacco della formazione campana dipende dalla sue giocate. INTRAMONTABILE

AUTERI: Quando a dieci minuti dalla fine, sullo 0-0, decidi di cambiare entrambi gli esterni d'attacco e uno di questi realizza il gol vittoria al 93° non è sintomo di fortuna ma di una continua lettura della partita. Entrambi i tecnici hanno provato a vincere la partita, ma Auteri ha dato scacco matto a D'Angelo. STRATEGA

GIU' ANDRIA:

CIANCI: E' giovane e può crescere in maniera esponenziale ma la sua prima da titolare con la maglia della Fidelis è assolutamente da dimenticare. Sovrastato dai prestanti difensori del Benevento non vince un contrasto e non riesce mai a rendersi pericoloso dalle parti di Piscitelli. SPAESATO

GIU' BENEVENTO:

TIFOSI: Giungono ad Andria in 150 e per tutti i 90 minuti non fanno altro che insultare i tifosi di casa. Se pensassero solo a sostenere la propria squadre forse gli obiettivi non sarebbero più cosi irraggiungibili. DISTRATTI