Sbarcano gli americani: Ivan Elliott ingaggiato dalla BNB
L'ala statunitense firma con gli orange dopo una lunga esperienza in Bundesliga
giovedì 29 agosto 2013
9.14
E dopo tanto vociferare, ecco che arriva la conferma: il Basket Nord Barese si tinge a stelle e strisce, con l'ingaggio di Ivan Elliott, giocatore statunitense proveniente dal Ludwigsburg, club della massima serie tedesca. L'atleta americano, 203 centimetri per 104 chili, agirà nello spot di ala ed è alla sua "prima" in Italia dopo le svariate esperienze in Bundesliga.
Coch Cadeo si dice entusiasta «E' un giocatore che definirei essenziale, può dare tanto a questa squadra perché gioca per la squadra, non è egoista e sarà utile ai compagni. E' sempre in una posizione ottimale, è un ottimo difensore e in attacco ha diversi numeri, sia spalle sia fronte al canestro perché ha nelle sue caratteristiche il tiro da tre punti e una buona capacità di mettere giù la palla. E' un giocatore dinamico, non va a fare "a sportellate" e guerre fisiche, gioca di qualità, tattica e talento.»
Ma andiamo più nel dettaglio. Ivan Elliott è nato il 3 novembre 1986 a San Francisco nello Stato della California. Da qui comincia la sua storia, si laurea presso la High School di Wallenberg (2003-2004) ed è considerato una delle più belle sorprese (chiude la stagione con 17.9 punti, 11.2 rimbalzi e 4.1 assists a partita). Si trasferisce al West Walley College di Saratoga, in due anni da matricola colleziona 13.4 punti, 7.6 rimbalzi a partita tirando con il 54.2% da due, 41.3% da tre e il 79.1% dalla linea dei liberi.
La descrizione di Giulio Cadeo svela, in parte, l'appellativo di "Mr. Energy" che Ivan Elliott si è guadagnato all'Università di Santa Barbara. Non è tutto. Negli States quando parlano di Elliott si esprimono in questi termini Se c'è un rimbalzo da prendere, lo prenderà. Se c'è una palla vagante da prendere, lui si tufferà per prenderla. «Se c'è una tassa da prendere, prenderà pure quella.» E' la prima importante vetrina nella carriera dell'ala californiana.
Canottiera numero 14 o 41 fa lo stesso, in Ncaa Ivan si trasforma in "terribile" grazie a numeri da capogiro: 22.4 punti la prima stagione (2006-2007), 26.3 nella seconda (2007-2008). E' l'ultima stagione americana di Elliott, nel Vecchio Continente veste la maglia del Valmiera, in Lettonia, dove non trova difficoltà nel raggiungere la doppia cifra. Tappa importante è sicuramente la Germania. Nella stagione 2009-2010 Ivan viene ingaggiato dal Mitteldeutscher BC, nella massima divisione tedesca: buono l'impatto, nei 34 match disputati mette a referto 7.4 punti, 4.6 rimbalzi con un utilizzo medio di 20 minuti. L'ambizioso S. Oliver sceglie Elliott per conquistare la promozione in A1 ma a stagione in corso arriva la chiamata della storica Wurzburg, la squadra che due anni prima aveva lanciato in Nba un certo Dirk Nowitzki.
S.Oliver conquista il campionato e in Bundesliga richiama l'ala di San Francisco che confeziona un campionato da protagonista (8.4 punti, 4.5 rimbalzi in 21.5 minuti) con i biancorossi che chiudono al quarto posto e raggiungono la semifinale play-off. Nell'ultima stagione difende i colori gialloneri del Mhp Riesen Ludwigsburg, ancora in Bundesliga concludendo l'avventura germanica con 7.7 punti, 5 rimbalzi, 6.6 di valutazione in 26 minuti a partita.
Da oggi un nuovo inizio, in Italia, in un Territorio sempre più a stelle e strisce.
Coch Cadeo si dice entusiasta «E' un giocatore che definirei essenziale, può dare tanto a questa squadra perché gioca per la squadra, non è egoista e sarà utile ai compagni. E' sempre in una posizione ottimale, è un ottimo difensore e in attacco ha diversi numeri, sia spalle sia fronte al canestro perché ha nelle sue caratteristiche il tiro da tre punti e una buona capacità di mettere giù la palla. E' un giocatore dinamico, non va a fare "a sportellate" e guerre fisiche, gioca di qualità, tattica e talento.»
Ma andiamo più nel dettaglio. Ivan Elliott è nato il 3 novembre 1986 a San Francisco nello Stato della California. Da qui comincia la sua storia, si laurea presso la High School di Wallenberg (2003-2004) ed è considerato una delle più belle sorprese (chiude la stagione con 17.9 punti, 11.2 rimbalzi e 4.1 assists a partita). Si trasferisce al West Walley College di Saratoga, in due anni da matricola colleziona 13.4 punti, 7.6 rimbalzi a partita tirando con il 54.2% da due, 41.3% da tre e il 79.1% dalla linea dei liberi.
La descrizione di Giulio Cadeo svela, in parte, l'appellativo di "Mr. Energy" che Ivan Elliott si è guadagnato all'Università di Santa Barbara. Non è tutto. Negli States quando parlano di Elliott si esprimono in questi termini Se c'è un rimbalzo da prendere, lo prenderà. Se c'è una palla vagante da prendere, lui si tufferà per prenderla. «Se c'è una tassa da prendere, prenderà pure quella.» E' la prima importante vetrina nella carriera dell'ala californiana.
Canottiera numero 14 o 41 fa lo stesso, in Ncaa Ivan si trasforma in "terribile" grazie a numeri da capogiro: 22.4 punti la prima stagione (2006-2007), 26.3 nella seconda (2007-2008). E' l'ultima stagione americana di Elliott, nel Vecchio Continente veste la maglia del Valmiera, in Lettonia, dove non trova difficoltà nel raggiungere la doppia cifra. Tappa importante è sicuramente la Germania. Nella stagione 2009-2010 Ivan viene ingaggiato dal Mitteldeutscher BC, nella massima divisione tedesca: buono l'impatto, nei 34 match disputati mette a referto 7.4 punti, 4.6 rimbalzi con un utilizzo medio di 20 minuti. L'ambizioso S. Oliver sceglie Elliott per conquistare la promozione in A1 ma a stagione in corso arriva la chiamata della storica Wurzburg, la squadra che due anni prima aveva lanciato in Nba un certo Dirk Nowitzki.
S.Oliver conquista il campionato e in Bundesliga richiama l'ala di San Francisco che confeziona un campionato da protagonista (8.4 punti, 4.5 rimbalzi in 21.5 minuti) con i biancorossi che chiudono al quarto posto e raggiungono la semifinale play-off. Nell'ultima stagione difende i colori gialloneri del Mhp Riesen Ludwigsburg, ancora in Bundesliga concludendo l'avventura germanica con 7.7 punti, 5 rimbalzi, 6.6 di valutazione in 26 minuti a partita.
Da oggi un nuovo inizio, in Italia, in un Territorio sempre più a stelle e strisce.