La Fidelis Andria riparte da Cudini e Federico: «Sfida importante, vogliamo portare una mentalità vincente»

Tecnico e Direttore Sportivo, primi volti nuovi della stagione 2022/23, si sono presentati ufficialmente in conferenza stampa

giovedì 7 luglio 2022 07.00
A cura di Antonio D'Oria
Mirko Cudini e Sandro Federico sono i primi volti nuovi della Fidelis Andria che si appresta ad affrontare la stagione 2022/23 nel girone C di Serie C con maggiore serenità e più tempo a disposizione rispetto alla precedente annata, chiusa con la salvezza conquistata attraverso i playout. In panchina si riparte dal tecnico marchigiano reduce da due stagioni molto positive a Campobasso, prima vincendo il campionato di Serie D e poi ottenendo una salvezza tranquilla in Serie C mettendo in mostra un bel calcio. Sandro Federico, invece, è l'uomo mercato reduce da cinque stagioni con il Teramo, in cui ha ottenuto buoni risultati. Entrambi sono stati presentati ufficialmente ieri pomeriggio presso l'Azienda Olearia Basile, sponsor della Fidelis anche per la nuova stagione.

In apertura di conferenza stampa, il presidente Aldo Roselli ha ringraziato Vito Di Bari, Nicola Di Leo e tutto lo staff tecnico per il grande lavoro svolto nella scorsa stagione e culminato con una permanenza, seppur sofferta, nella categoria. «Per la Fidelis è una sorta di "anno zero", - ha spiegato Roselli - che segna una ripartenza: la stagione conclusa a maggio è stata figlia di un ripescaggio, che ci ha costretti a rincorrere. Stavolta, invece, cercheremo di fare le cose con tranquillità. Ritengo di aver portato in città due professionisti con l'obiettivo di creare valore per la Fidelis». L'approdo ad Andria rappresenta una sfida importante per il nuovo DS, Sandro Federico: «Con il presidente c'è stato subito un feeling particolare e ho accettato questo incarico con grandi motivazioni, in una piazza importante dove in passato hanno lavorato ottimi direttori sportivi e allenatori. Questa chiamata mi lusinga: io e Mirko, che abbiamo la stessa idea di calcio, siamo convinti di poter fare il campionato che Andria merita, tenendo sempre i piedi per terra. È l'anno in cui dobbiamo provare a fare un calcio diverso con giovani di proprietà e mantenere un bilancio sano. L'obiettivo primario è la salvezza, ma vogliamo riportare una mentalità vincente, iniziando a costruire la Fidelis del futuro».

In chiave mercato, il DS ha già messo a segno tre colpi portando Mercurio in prestito dal Bari più Alba e Persichini a titolo definitivo. Inoltre è fatta anche per l'arrivo di Fabian Pavone (in forza alla Turris nella scorsa stagione) a titolo temporaneo dal Parma: manca solo l'ufficialità. «Arriveranno anche giocatori più esperti e funzionali – ha proseguito Federico - utili a far crescere i giovani. Andria è una piazza esigente, che spesso sa risaltare le qualità di determinati calciatori: non a caso stiamo rinforzando in primis il reparto d'attacco dove la Fidelis ha sofferto negli ultimi anni. Chi fa bene qui può fare un salto importante». A fronte di numerose entrate, ci saranno altrettante cessioni: «Dopo un campionato difficile, diversi calciatori attualmente in rosa avranno voglia di un'esperienza diversa. Buona parte dell'organico dell'anno scorso potrebbe essere sul mercato, abbiamo in piedi alcune situazioni di cessioni e bisogna alleggerire il monte ingaggi, che è abbastanza pesante. Per chi sceglie di rimanere, dobbiamo valutare quanto sia motivato: vogliamo giocatori che facciano qualcosa di diverso rispetto all'anno scorso». Tra i partenti figura l'attaccante Matteo Di Piazza che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe accasarsi alla Juve Stabia, dalla quale arriverebbe ad Andria il centrocampista Guido Davì: un possibile scambio confermato dallo stesso DS in conferenza stampa. E sulla rosa che andrà in ritiro con il nuovo tecnico dal 18 luglio, Federico ha precisato: «L'idea è di partire con un organico già assemblato per il 70-80%. C'è un gran lavoro da fare: il mister è esigente, pretende il massimo dai giocatori».

Dopo la felice esperienza a Campobasso, il nuovo allenatore biancazzurro Mirko Cudini riparte dalla Città Fidelis: «Andria è una realtà importante, un punto importante della mia vita professionale: non sono qui di passaggio e ho motivazioni altissime, il mio impegno sarà massimo e vivrò questa esperienza con entusiasmo. Sono contento che la società mi abbia cercato in tutto e per tutto. Dobbiamo resettare il lavoro svolto nella scorsa stagione, c'è bisogno di cambiare: chi verrà ad Andria dovrà avere caratteristiche funzionali per il nostro progetto. Inoltre sarà importante l'aspetto caratteriale, c'è bisogno di uomini che siano predisposti ad affrontare una piazza come Andria. Dobbiamo saper andare oltre le caratteristiche di base, serve sacrificio e la mentalità per creare un gruppo che sappia sopperire alle difficoltà». C'è curiosità per l'impostazione offensiva che il tecnico intende dare alla nuova Fidelis: «Io e il Direttore Sportivo siamo accomunati da questa mentalità, sappiamo però che non è facile trovare caratteristiche giuste soprattutto in questo periodo in cui i giocatori migliori vanno via prima. Nella scorsa stagione il Campobasso ha segnato 52 gol nonostante fosse una squadra neopromossa: è chiaro che bisogna trovare un equilibrio, ma vogliamo creare una precisa identità offensiva. Qualche arrivo dal Campobasso? È un club che ha molti giocatori di proprietà. Con alcuni ci ho lavorato per tre-quattro anni, ma non è il mio intento portare via calciatori a una società a cui sono riconoscente. Certo avere giocatori che già si conoscono facilita l'inserimento di tante componenti, ma non sempre è possibile né è produttivo in tutti i casi. L'idea è di ripartire da zero: credo che nella scorsa stagione Andria abbia avuto ottimi giocatori, ma campionati così difficili lasciano scorie o uno spirito di rivalsa e di rivincita nei giocatori stessi. Ecco perché abbiamo bisogno di cambiare».
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