Francesco Fortunato accolto a Palazzo di Città dopo le Olimpiadi di Tokyo
Il marciatore andriese, primo atleta di sempre della città alla prestigiosa rassegna, ha raccontato la sua esperienza in Giappone
giovedì 2 settembre 2021
11.50
Aver partecipato alle Olimpiadi è già una vittoria, a prescindere dal risultato comunque positivo: 15° posto su 57 partecipanti con il tempo di 1:23:43, a sette secondi dal piazzamento nella top-10. Francesco Fortunato, atleta andriese delle Fiamme Gialle, è tornato in città per salutare la sua famiglia e ringraziare un'intera comunità che gli ha tributato affetto e vicinanza durante la 20 km di marcia a Tokyo. Al ritorno dal Giappone, Fortunato è stato ricevuto a Palazzo di Città assieme alla sua famiglia dalla sindaca Giovanna Bruno: un incontro informale in cui Francesco ha parlato delle sue sensazioni dopo questa esperienza memorabile e fatto il punto sui prossimi appuntamenti ufficiali di atletica.
«L'emozione più grande di questa esperienza? Farei fatica a scegliere – spiega Fortunato - tra la gioia di aver essere arrivato a partecipare alle Olimpiadi e quella di aver sentito la vicinanza dei concittadini andriesi. È stato emozionante e mi ha riempito d'orgoglio ricevere messaggi e chiamate, così come sapere che tante persone si sono radunate nel chiostro di San Francesco per vedere la mia gara. Da questa esperienza porto la consapevolezza che i sogni si possono realizzare se ci si crede fino in fondo: tutto si può raggiungere con sacrificio e impegno».
La sindaca Giovanna Bruno si è espressa su cosa ha significato per la città la prima, storica partecipazione di un atleta andriese alla rassegna a cinque cerchi: «Francesco è un'eccellenza, un esempio e una testimonianza da tramandare agli altri. Lo sport è sacrificio, salute, bellezza e risultato: credo che tutto questo si sia condensato nella partecipazione di Francesco alle Olimpiadi. Lo abbiamo accompagnato sin da quando ne abbiamo avuto notizia, la città lo ha accompagnato a vivere questo momento denso di emozioni. Vederlo in prima fila con il numero 116 e sentire pronunciare il suo nome assieme a quello della città di Andria rimarrà nella storia, ben oltre il risultato in sé. Da Francesco sentiamo la voglia di migliorarsi e ottenere risultati ancora più importanti in futuro: un primo seme è stato gettato, ora continuerà la sua semina».
«Come amministrazione – spiega infine l'assessora Daniela Di Bari - continueremo con la promozione sportiva: è molto importante raccontare nelle scuole e in altre comunità educative esperienze come quella di Francesco, e far appassionare i ragazzi al mondo dello sport come cultura sportiva e azione di benessere. Lavoreremo anche per consentire di utilizzare al meglio gli impianti sportivi della città».
«L'emozione più grande di questa esperienza? Farei fatica a scegliere – spiega Fortunato - tra la gioia di aver essere arrivato a partecipare alle Olimpiadi e quella di aver sentito la vicinanza dei concittadini andriesi. È stato emozionante e mi ha riempito d'orgoglio ricevere messaggi e chiamate, così come sapere che tante persone si sono radunate nel chiostro di San Francesco per vedere la mia gara. Da questa esperienza porto la consapevolezza che i sogni si possono realizzare se ci si crede fino in fondo: tutto si può raggiungere con sacrificio e impegno».
La sindaca Giovanna Bruno si è espressa su cosa ha significato per la città la prima, storica partecipazione di un atleta andriese alla rassegna a cinque cerchi: «Francesco è un'eccellenza, un esempio e una testimonianza da tramandare agli altri. Lo sport è sacrificio, salute, bellezza e risultato: credo che tutto questo si sia condensato nella partecipazione di Francesco alle Olimpiadi. Lo abbiamo accompagnato sin da quando ne abbiamo avuto notizia, la città lo ha accompagnato a vivere questo momento denso di emozioni. Vederlo in prima fila con il numero 116 e sentire pronunciare il suo nome assieme a quello della città di Andria rimarrà nella storia, ben oltre il risultato in sé. Da Francesco sentiamo la voglia di migliorarsi e ottenere risultati ancora più importanti in futuro: un primo seme è stato gettato, ora continuerà la sua semina».
«Come amministrazione – spiega infine l'assessora Daniela Di Bari - continueremo con la promozione sportiva: è molto importante raccontare nelle scuole e in altre comunità educative esperienze come quella di Francesco, e far appassionare i ragazzi al mondo dello sport come cultura sportiva e azione di benessere. Lavoreremo anche per consentire di utilizzare al meglio gli impianti sportivi della città».