Fidelis, vittoria contro il Melfi senza convincere
Un guizzo di Onescu permette agli azzurri di respirare
lunedì 26 settembre 2016
La Fidelis respinge i venti di crisi superando di misura tra le mura amiche un inconsistente Melfi al termine di una prestazione che non convince pienamente i tifosi sugli spalti. L'Andria doma i lucani grazie ad un guizzo di Onescu ma commette l'errore di non chiudere i conti rischiando addirittura la beffa in un paio di circostanze.
Ad inaugurare la contesa è Ameth Fall che prova a scardinare la retroguardia gialloverde con un'incursione murata da Gragnaniello. I padroni di casa assumono le redini del gioco non concedendo alcuno spazio agli ospiti che subiscono in particolare le progressioni di Volpicelli. Nonostante il predominio territoriale, però, la sfida non regala sussulti degni di nota sino al tramonto della prima frazione di gioco: è proprio il 45', infatti, allorquando Daniel Onescu (ben imbeccato dall'ottimo Fall) batte imparabilmente l'estremo potentino con una conclusione angolata che lascia esterrefatti gli avversari. Per il 23enne centrocampista rumeno si tratta della seconda realizzazione stagionale dopo la rete del provvisorio pareggio a Foggia.
Ad inizio ripresa si fanno subito notare i melfitani con un tentativo di Foggia che, tuttavia, non coglie di sorpresa Pop. Gli andriesi mirano a gestire il risultato non disdegnando qualche ripartenza una delle quali non viene clamorosamente sfruttata da Cianci. Al quarto d'ora tocca al ghanese Obeng far correre un brivido lungo la schiena dei sostenitori di casa a causa di una traversa colpita da posizione ravvicinata. Entrambi i tecnici esauriscono le sostituzioni a disposizione ma nemmeno i calciatori subentrati riescono ad incidere sull'andamento di una contesa mediocre e priva di apprezzabili contenuti tecnici. Nei minuti di recupero è nuovamente Obeng a spaventare il "Degli Ulivi" con un'inzuccata che lambisce i legni di Pop; sul successivo capovolgimento, invece, Gragnaniello conferma le proprie qualità opponendosi al possibile raddoppio di Starita. Il triplice fischio conclusivo giunge come una liberazione per i trepidanti supporters azzurri.
I ragazzi di Favarin raggiungono quota 7 in graduatoria (in compagnia di Fondi, Reggina e Messina) distaccando altresì di ben quattro lunghezze la zona playout nella quale resta invischiato il Melfi. Tartaglia e soci nel prossimo turno saranno di scena al "Pinto" di Caserta nel consueto posticipo serale della domenica. La sesta giornata di Lega Pro registra la sesta vittoria consecutiva del Foggia che si aggiudica il derby contro il Taranto mentre Lecce e Matera, impostesi in trasferta a Siracusa e Francavilla Fontana, mantengono rispettivamente seconda e terza posizione.
Ad inaugurare la contesa è Ameth Fall che prova a scardinare la retroguardia gialloverde con un'incursione murata da Gragnaniello. I padroni di casa assumono le redini del gioco non concedendo alcuno spazio agli ospiti che subiscono in particolare le progressioni di Volpicelli. Nonostante il predominio territoriale, però, la sfida non regala sussulti degni di nota sino al tramonto della prima frazione di gioco: è proprio il 45', infatti, allorquando Daniel Onescu (ben imbeccato dall'ottimo Fall) batte imparabilmente l'estremo potentino con una conclusione angolata che lascia esterrefatti gli avversari. Per il 23enne centrocampista rumeno si tratta della seconda realizzazione stagionale dopo la rete del provvisorio pareggio a Foggia.
Ad inizio ripresa si fanno subito notare i melfitani con un tentativo di Foggia che, tuttavia, non coglie di sorpresa Pop. Gli andriesi mirano a gestire il risultato non disdegnando qualche ripartenza una delle quali non viene clamorosamente sfruttata da Cianci. Al quarto d'ora tocca al ghanese Obeng far correre un brivido lungo la schiena dei sostenitori di casa a causa di una traversa colpita da posizione ravvicinata. Entrambi i tecnici esauriscono le sostituzioni a disposizione ma nemmeno i calciatori subentrati riescono ad incidere sull'andamento di una contesa mediocre e priva di apprezzabili contenuti tecnici. Nei minuti di recupero è nuovamente Obeng a spaventare il "Degli Ulivi" con un'inzuccata che lambisce i legni di Pop; sul successivo capovolgimento, invece, Gragnaniello conferma le proprie qualità opponendosi al possibile raddoppio di Starita. Il triplice fischio conclusivo giunge come una liberazione per i trepidanti supporters azzurri.
I ragazzi di Favarin raggiungono quota 7 in graduatoria (in compagnia di Fondi, Reggina e Messina) distaccando altresì di ben quattro lunghezze la zona playout nella quale resta invischiato il Melfi. Tartaglia e soci nel prossimo turno saranno di scena al "Pinto" di Caserta nel consueto posticipo serale della domenica. La sesta giornata di Lega Pro registra la sesta vittoria consecutiva del Foggia che si aggiudica il derby contro il Taranto mentre Lecce e Matera, impostesi in trasferta a Siracusa e Francavilla Fontana, mantengono rispettivamente seconda e terza posizione.
FIDELIS ANDRIA: Pop, Tartaglia, Allegrini (16'st Rada), Aya, Curcio, Matera, Piccinni, Volpicelli (30'st Starita), Cianci (23'st Mancino), Fall, Onescu. All. Favarin
MELFI: Gragnaniello, Bruno, Nicolao (17'st Gammone), Grea, Laezza, Obeng, Paterni (35'st Libutti), Esposito, Foggia, Pompilio (27'st Demontis), De Vena. All. Romaniello
ARBITRO: De Angeli di Abbiategrasso
RETI: 45'pt Onescu
MELFI: Gragnaniello, Bruno, Nicolao (17'st Gammone), Grea, Laezza, Obeng, Paterni (35'st Libutti), Esposito, Foggia, Pompilio (27'st Demontis), De Vena. All. Romaniello
ARBITRO: De Angeli di Abbiategrasso
RETI: 45'pt Onescu