Fidelis, la lettera aperta ai tifosi del Presidente Montemurro
«Grazie per il calore e la fiducia che mi avete da subito dimostrato»
martedì 23 giugno 2015
8.09
«E' iniziata ufficialmente per me una nuova avventura. Amo il calcio in tutti i suoi aspetti; lo vivo da spettatore, da appassionato, da 'protagonista' quando il lunedì sera mi concedo una partita di calcetto con i figli e gli amici di sempre ed ora per la prima volta lo vivo da dirigente. Sono convinto che questa meravigliosa disciplina, la più amata al mondo, abbia dei principi semplici su cui basarsi: professionalità, passione e programmazione». Sono le prime parole contenute nella lettera aperta che il neo presidente della Fidelis Andria, Paolo Montemurro, ha deciso di scrivere ai tifosi andriesi all'inizio della sua avventura con gli azzurri.
«Sono gli stessi ingredienti - scrive ancora Montemurro - che utilizzo per le mie imprese che da anni riescono a darmi, grazie a Dio, tante soddisfazioni. Andria è entrata nella mia vita come un fulmine a ciel sereno, proprio quando pensavo che forse il destino mi volesse lontano dalla mia più grande passione. Fin da quando ero bambino ho sempre tifato per il Bari e il mio sogno era quello di diventare il Presidente della mia squadra del cuore. Ho tentato, ma evidentemente per motivi di varia natura non è andata a buon fine. Nella vita ho imparato che le cose belle possono arrivare anche nei momenti in cui non le cerchiamo più. Così ha bussato alla mia porta l'Andria ed io ho l'ho aperta con gioia. Il leone che ruggisce da decenni, la piazza che vive di pane e calcio, la squadra che ha calcato anche i campi di serie B. Tifosi caldi, appassionati ed esigenti, tifosi che la domenica non guardano le pay tv per esultare ai gol delle big, ma che vanno a vedere 'U Jandr al "Degli Ulivi". Come avrei potuto permettere che una realtà così importante vivesse con apprensione un momento così bello come il ritorno tra i professionisti? Venerdì mi sono presentato a tutti voi, guardandovi negli occhi e l'emozione che ho vissuto la custodirò gelosamente dentro di me. Grazie per il calore e la fiducia che mi avete da subito dimostrato, grazie perché mi avete fatto sentire uno di voi. Ricambierò il vostro rispetto con serietà e dedizione. Grazie anche ai soci e agli altri dirigenti che mi stanno facendo vivere da vicino una realtà stupenda che porta il nome di Fidelis Andria».
«Sono gli stessi ingredienti - scrive ancora Montemurro - che utilizzo per le mie imprese che da anni riescono a darmi, grazie a Dio, tante soddisfazioni. Andria è entrata nella mia vita come un fulmine a ciel sereno, proprio quando pensavo che forse il destino mi volesse lontano dalla mia più grande passione. Fin da quando ero bambino ho sempre tifato per il Bari e il mio sogno era quello di diventare il Presidente della mia squadra del cuore. Ho tentato, ma evidentemente per motivi di varia natura non è andata a buon fine. Nella vita ho imparato che le cose belle possono arrivare anche nei momenti in cui non le cerchiamo più. Così ha bussato alla mia porta l'Andria ed io ho l'ho aperta con gioia. Il leone che ruggisce da decenni, la piazza che vive di pane e calcio, la squadra che ha calcato anche i campi di serie B. Tifosi caldi, appassionati ed esigenti, tifosi che la domenica non guardano le pay tv per esultare ai gol delle big, ma che vanno a vedere 'U Jandr al "Degli Ulivi". Come avrei potuto permettere che una realtà così importante vivesse con apprensione un momento così bello come il ritorno tra i professionisti? Venerdì mi sono presentato a tutti voi, guardandovi negli occhi e l'emozione che ho vissuto la custodirò gelosamente dentro di me. Grazie per il calore e la fiducia che mi avete da subito dimostrato, grazie perché mi avete fatto sentire uno di voi. Ricambierò il vostro rispetto con serietà e dedizione. Grazie anche ai soci e agli altri dirigenti che mi stanno facendo vivere da vicino una realtà stupenda che porta il nome di Fidelis Andria».