Fidelis, Favarin: «Vittoria meritata. Futuro? Dipende dalla società»

Il tecnico azzurro analizza il successo nel campionato di Serie D

giovedì 30 aprile 2015 10.57
A cura di Nicola Massaro
Vincere è sempre bello ma conquistare i propri obiettivi anzitempo lo è ancora di più. La Fidelis Andria è in Lega Pro anche e soprattutto grazie alla guida sapiente del proprio tecnico, Giancarlo Favarin: «Non mi aspettavo di ottenere la promozione con due giornate di anticipo - sostiene l'allenatore pisano -. Avevo anche calcolato l'eventuale perdita di qualche punto, visto che a Cava non è facile vincere. Il risultato del Taranto, però, unito al nostro, ci ha consentito di festeggiare. Ci siamo resi conto di quello che abbiamo fatto solo quando siamo arrivati ad Andria e siamo stati accolti dai nostri supporters».

Il segreto di questa vittoria è stata la coesione di un gruppo che ha saputo reagire in modo ottimale nei momenti più complessi della stagione: «Non ci sono state tante circostanze difficili. Teniamo conto del fatto che fino alla 32^ giornata avevamo perso solo quattro partite. Quando abbiamo avuto qualche problema, tuttavia, la squadra si è unita e compattata. Nel girone di ritorno non siamo stati brillantissimi. Nonostante ciò i calciatori con grande sagacia e attenzione sono quasi sempre riusciti ad ottenere risultati positivi. Penso che sulla vittoria finale non ci siano ombre».

Per l'allenatore toscano, questa, non è la prima promozione. In passato, infatti, ha vinto il campionato di Serie D altre tre volte con il Castelnuovo Garfagnana, l'Unione Venezia e la Lucchese. Sempre con i rossoneri ha anche ottenuto il primato nell'ormai defunta Seconda Divisione (ex Serie C2, ndr): «Non è la prima vittoria, è vero, però è stata la più bella. Questo lo posso dire con certezza. Il girone H di Serie D è uno dei più difficili. Ottenere risultati del genere ad Andria, inoltre, non è mai facile. Una piazza importante come questa merita campionati come la Lega Pro».

Questo traguardo, per mister Giancarlo Favarin, è arrivato dopo due esperienze poco positive: «Si è una sorta di riscatto. A Matera e Bisceglie sono andato via nonostante fossi terzo con la squadra di Columella e avessi ottenuto l'obiettivo stagionale nella Città dei Dolmen. In quest'ultima occasione, in particolare, si sono incrinati i rapporti con la società. Ad Andria ho avuto la fortuna di trovare una proprietà giovane che ha creduto nel progetto e nelle persone che ha scelto. Abbiamo creato un gruppo importante dall'inizio: dopo i risultati hanno garantito la continuità».

Ora bisognerà pensare al futuro. L'allenatore continuerebbe volentieri l'avventura nella città federiciana: «L'intenzione di rimanere c'è. La società dovrà fare le proprie valutazioni con calma e serenità, visto che c'è tempo per programmare. Io sarei felice di poter continuare: per fare un matrimonio, però, ci dev'essere la volontà di ambo le parti».

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