Fidelis, Doronzo: «Bisogna restare uniti»

Parla il diesse azzurro nel momento più delicato della stagione

martedì 23 febbraio 2016 19.01
A cura di Antonio Porro
Momento delicato per la Fidelis Andria del patron Paolo Montemurro. La vittoria di Rieti sembrava aver risolto le problematiche riscontrate negli ultimi due mesi dal team allenato da Luca D'Angelo, invece la quinta sconfitta casalinga stagionale per mano dell'Akragas, ha messo in evidenza tutti i limiti della squadra azzurra che continua a faticare nel trovare la quadra e seppur la prestazione contro il team siciliano sia stata al di sopra della sufficienza ha prodotto zero punti. Gli ultimi scontri salvezza del "Degli Ulivi" contro Catania, Paganese e Akragas sono un gran campanello d'allarme e la civile contestazione dei tifosi nel post-gara di domenica nei confronti di tecnico e squadra si spera possa essere da sprono per il raggiungimento dell'obiettivo salvezza sempre a portata di mano. A fare quadrato ci pensa il direttore sportivo barlettano Piero Doronzo che difende a spada tratta le oculate scelte fatte ad inizio stagione convinto che l'unità d'intenti consentirà alla Fidelis di mantenere la categoria.

«A parer mio - spiega Piero Doronzo - la Fidelis domenica ha giocato un ottima partita, forse quella in cui ha creato più occasioni da rete, però non bisogna piangersi addosso, bisogna continuare a credere nel lavoro che si fa quotidianamente. Non ci potrà girare sempre male come è accaduto nell'ultima domenica. Le cause di questo momento possono essere tante, possono essere poche e noi dobbiamo analizzare con lucidità ed equilibrio tutte le situazioni. Sappiamo che non eravamo imbattibili prima, sappiamo che non siamo scarsi adesso, noi siamo una squadra che sta rispettando il suo programma e sta seguendo un percorso di crescita che avevamo preventivato all'inizio del campionato e che in questo momento stiamo rispettando. Tutto è migliorabile - continua il diesse azzurro - noi per primi vorremmo quanto prima chiudere il discorso salvezza per concentrarci poi sul futuro e sul prossimo campionato. Con i tifosi più che una contestazione è stato un confronto nel quale tutti venivano messi in discussione dall'allenatore, ai giocatori, alla dirigenza. I responsabili di questa situazione - conclude Doronzo - siamo tutti nessuno escluso, e tutti insieme restando uniti potremo venirne fuori».