Fidelis, Bisoli: «Poco brillanti, ma adesso contano solo i risultati»

Il giovane mediano racconta la sua esperienza in azzurro

giovedì 7 aprile 2016 17.53
A cura di Antonio Porro
Serenità e massima concentrazione in vista del derby di domenica contro il Martina Franca. E' questo l'imperativo della Fidelis Andria che forte dei dieci punti di vantaggio sulla zona play-out si prepara ad affrontare le ultime cinque sfide di questo campionato. L'obiettivo primario resta la salvezza, ed una volta raggiunta, si potrà pensare alla qualificazione alla prossima Tim Cup. A parlare, in vista del derby in Valle d'Itria, è Dimitri Bisoli, uno dei punti fermi della formazione di Luca D'Angelo.

«Da quando sono qui ad Andria sono migliorato tantissimo sotto tutti gli aspetti - esordisce Bisoli - sia a livello umano, perchè star lontano da casa mi ha fatto crescere ulteriormente e a svegliarmi, poi a livello calcistico devo ringraziare soprattutto mister D'Angelo che mi ha dato una grandissima mano e migliorato dal punto di vista tattico, tecnico e fisico, ma anche i miei compagni hanno contribuito alla mia crescita e grazie anche a loro se sono riuscito a far bene sinora. Sull'obiettivo salvezza - afferma il centrocampista azzurro - credo che fin quando la matematica non ci da questa certezza dobbiamo restare concentrati, oltre al fatto che comunque dobbiamo dare il massimo sino all'ultima partita, giocando bene e portando a casa i punti per onorare al meglio questa maglia. Il Martina è una squadra molto valida - spiega Bisoli - ha un attacco molto forte con calciatori del calibro di Berardino e Baclet, e con il nuovo allenatore ha perso una sola volta, quindi è un avversario tosto da affrontare, come tutte le squadre di questo girone».

Su alcune critiche mosse alla squadra per l'atteggiamento difensivo il mediano azzurro risponde con decisione.

«Io ricordo che siamo stati criticati anche quando abbiamo fatto i tre 0-0 consecutivi contro Catania, Lecce e Matera - risponde Bisoli - ma se andiamo a vedere la classifica ci accorgiamo della forza di queste formazioni, le critiche fanno parte del calcio, ma alcune volte sono anche esagerate. E' vero che non siamo più brillanti e spregiudicati come lo eravamo all'inizio - conclude Bisoli - ma se su sei gare fai tre vittorie e tre pareggi il gioco può passare anche in secondo piano».