Fidelis Andria: il 2014 un anno da incorniciare
Una promozione ed il primato in D hanno caratterizzato questi 365 giorni
mercoledì 31 dicembre 2014
13.34
È stato un anno perfetto, quello che sta per terminare, per la Fidelis Andria. Il club azzurro presieduto da Francesco Fiore ha ottenuto nell'arco di questi 365 giorni una promozione dall'Eccellenza alla Serie D ed ora, grazie ad una guida tecnica perfetta ed una squadra ben attrezzata, sta conducendo in modo egregio il girone H di Serie D. Ripercorriamo assieme le tappe principali di questi 365 giorni.
Il 2014, in casa Fidelis, è iniziato con la vittoria interna ottenuta per 2-1 contro il Francavilla, datata 5 gennaio, a cui si aggiungono quelle conquistate rispettivamente contro la Sudest, battuta 0-4 e il Manduria, sconfitto 6-0. Questo filotto di vittorie viene interrotto dall'1-1 esterno contro il Gallipoli che dà il via, in qualche modo, alla lotta mediatica e non tra le due squadre che fino alle ultime giornate si contenderanno la vetta. Il 9 febbraio gli uomini di Nicola Ragno riescono a raggiungere i salentini al primo posto, vincendo contro Molfetta 1-0 ed approfittando del passo falso del Mola, sconfitto dal Casarano 1-2. Il 2 marzo il Gallipoli rimane nuovamente solo in vetta: la Fidelis, infatti, viene bloccata 1-1 in quel di Mola. Il 30 marzo i federiciani riescono a portarsi a meno uno dalla capolista battendo 3-1 il Castellaneta. Sette giorni dopo Moscelli e compagni sprecano una ghiotta occasione per conquistare il primo posto pareggiando 1-1 in quel di Vieste e non approfittando, dunque, del pareggio, con lo stesso risultato, del Gallipoli contro il Molfetta. Il campionato termina con il pareggio a reti bianche contro il Trani. A questo punto Anglani e soci sono costretti ad affidarsi ai play off per tentare di raggiungere la promozione. La prima parte di questi spareggi è regionale e gli azzurri senza grosse difficoltà superano sia il primo turno contro il Molfetta che il secondo contro il Mola. La seconda parte è nazionale: la prima squadra da affrontare è il Quarto: all'andata finisce 4-0 per gli azzurri, mentre al ritorno il match termina 2-2. Si approda in finale: l'avversario è il Parmonval, seconda squadra di Palermo. Il match d'andata viene disputato in terra siciliana e termina 1-3, mentre quello di ritorno finisce 0-1 per gli ospiti che alla fine sono comunque costretti ad arrendersi. Il 15 dicembre la Fidelis è ufficialmente promossa in Serie D.
Dopo aver smaltito l'effetto "sbornia" post promozione il sodalizio inizia a programmare il futuro anche con l'aiuto di una vecchia conoscenza: Vincenzo Pastore (che entrerà in società successivamente, ndr). L'obiettivo, per la nuova stagione, è quello della salvezza tranquilla. Si comincia, quindi, a lavorare partendo dall'area tecnica e da quel posto vuoto che ha inizialmente lasciato Vincenzo De Santis, andato via ufficialmente a causa di scelte lavorative personali extracalcistiche. Il 5 luglio, dunque, il club di Corso Cavour annuncia il nuovo diesse: Franco Sgrona. Con la nomina del nuovo direttore sportivo si comincia a lavorare per la scelta della guida tecnica. L'intenzione è quella di confermare l'artefice della promozione in Serie D, anche se il 10 luglio Nicola Ragno saluta la piazza, annunciando di fatto il mancato rinnovo causato da divergenze a livello di progetto tecnico. Due giorni più tardi il sodalizio si ritrova nuovamente senza diesse e così, alla fine, torna ad occupare quel posto vacante Vincenzo De Santis. Il 16 luglio Giancarlo Favarin viene ufficialmente nominato nuovo allenatore della Fidelis Andria. Si completa così l'area tecnica. De Santis, coadiuvato dal neo allenatore, si mette a lavoro per costruire la squadra. Fioccano i primi rinnovi e le firme dei nuovi innesti. Domenica 27 luglio gli azzurri partono per il ritiro fissato in quel di Norcia. La prima gara che conta della nuova stagione viene disputata e persa 2-3 il 24 agosto, in Coppa Italia, contro il San Severo. In tale circostanza la Fidelis viene eliminata dalla competizione. Il 7 settembre la squadra fa il suo esordio in Serie D e batte 2-3 la Scafatese. Passano pochi giorni e il sodalizio annuncia l'approdo di Pascal Millien (mai tesserato, ndr), Daniel Ola e Gaetano D'Agostino. Con l'ultimo colpo da novanta e gli altri innesti l'obiettivo di inizio stagione cambia: si punta alla vittoria del campionato. Il 21 settembre arriva la prima sconfitta per Moscelli e compagni rimediata in quel di Pomigliano con il risultato di 2-1. Dopo una giornata ecco un altro mezzo passo falso in trasferta: ad Arzano finisce 1-1. Dopo queste iniziali difficoltà, esclusivamente fuori dalle mura amiche, la squadra si riprende ed alla fine conquista la vetta ai danni del Gallipoli. L'anno, per la Fidelis, si conclude con l'importante vittoria contro il Bisceglie per 2-3.
Il 2014, in casa Fidelis, è iniziato con la vittoria interna ottenuta per 2-1 contro il Francavilla, datata 5 gennaio, a cui si aggiungono quelle conquistate rispettivamente contro la Sudest, battuta 0-4 e il Manduria, sconfitto 6-0. Questo filotto di vittorie viene interrotto dall'1-1 esterno contro il Gallipoli che dà il via, in qualche modo, alla lotta mediatica e non tra le due squadre che fino alle ultime giornate si contenderanno la vetta. Il 9 febbraio gli uomini di Nicola Ragno riescono a raggiungere i salentini al primo posto, vincendo contro Molfetta 1-0 ed approfittando del passo falso del Mola, sconfitto dal Casarano 1-2. Il 2 marzo il Gallipoli rimane nuovamente solo in vetta: la Fidelis, infatti, viene bloccata 1-1 in quel di Mola. Il 30 marzo i federiciani riescono a portarsi a meno uno dalla capolista battendo 3-1 il Castellaneta. Sette giorni dopo Moscelli e compagni sprecano una ghiotta occasione per conquistare il primo posto pareggiando 1-1 in quel di Vieste e non approfittando, dunque, del pareggio, con lo stesso risultato, del Gallipoli contro il Molfetta. Il campionato termina con il pareggio a reti bianche contro il Trani. A questo punto Anglani e soci sono costretti ad affidarsi ai play off per tentare di raggiungere la promozione. La prima parte di questi spareggi è regionale e gli azzurri senza grosse difficoltà superano sia il primo turno contro il Molfetta che il secondo contro il Mola. La seconda parte è nazionale: la prima squadra da affrontare è il Quarto: all'andata finisce 4-0 per gli azzurri, mentre al ritorno il match termina 2-2. Si approda in finale: l'avversario è il Parmonval, seconda squadra di Palermo. Il match d'andata viene disputato in terra siciliana e termina 1-3, mentre quello di ritorno finisce 0-1 per gli ospiti che alla fine sono comunque costretti ad arrendersi. Il 15 dicembre la Fidelis è ufficialmente promossa in Serie D.
Dopo aver smaltito l'effetto "sbornia" post promozione il sodalizio inizia a programmare il futuro anche con l'aiuto di una vecchia conoscenza: Vincenzo Pastore (che entrerà in società successivamente, ndr). L'obiettivo, per la nuova stagione, è quello della salvezza tranquilla. Si comincia, quindi, a lavorare partendo dall'area tecnica e da quel posto vuoto che ha inizialmente lasciato Vincenzo De Santis, andato via ufficialmente a causa di scelte lavorative personali extracalcistiche. Il 5 luglio, dunque, il club di Corso Cavour annuncia il nuovo diesse: Franco Sgrona. Con la nomina del nuovo direttore sportivo si comincia a lavorare per la scelta della guida tecnica. L'intenzione è quella di confermare l'artefice della promozione in Serie D, anche se il 10 luglio Nicola Ragno saluta la piazza, annunciando di fatto il mancato rinnovo causato da divergenze a livello di progetto tecnico. Due giorni più tardi il sodalizio si ritrova nuovamente senza diesse e così, alla fine, torna ad occupare quel posto vacante Vincenzo De Santis. Il 16 luglio Giancarlo Favarin viene ufficialmente nominato nuovo allenatore della Fidelis Andria. Si completa così l'area tecnica. De Santis, coadiuvato dal neo allenatore, si mette a lavoro per costruire la squadra. Fioccano i primi rinnovi e le firme dei nuovi innesti. Domenica 27 luglio gli azzurri partono per il ritiro fissato in quel di Norcia. La prima gara che conta della nuova stagione viene disputata e persa 2-3 il 24 agosto, in Coppa Italia, contro il San Severo. In tale circostanza la Fidelis viene eliminata dalla competizione. Il 7 settembre la squadra fa il suo esordio in Serie D e batte 2-3 la Scafatese. Passano pochi giorni e il sodalizio annuncia l'approdo di Pascal Millien (mai tesserato, ndr), Daniel Ola e Gaetano D'Agostino. Con l'ultimo colpo da novanta e gli altri innesti l'obiettivo di inizio stagione cambia: si punta alla vittoria del campionato. Il 21 settembre arriva la prima sconfitta per Moscelli e compagni rimediata in quel di Pomigliano con il risultato di 2-1. Dopo una giornata ecco un altro mezzo passo falso in trasferta: ad Arzano finisce 1-1. Dopo queste iniziali difficoltà, esclusivamente fuori dalle mura amiche, la squadra si riprende ed alla fine conquista la vetta ai danni del Gallipoli. L'anno, per la Fidelis, si conclude con l'importante vittoria contro il Bisceglie per 2-3.