Fidelis: accolto il ricorso contro la disputa della gara a porte chiuse
La questione risale al derby contro il Taranto disputatosi il 16 novembre
giovedì 19 marzo 2015
17.50
Tutto è bene ciò che finisce bene. Nelle scorse ore la Corte Sportiva d'Appello ha comunicato l'esito del ricorso effettuato dalla Fidelis Andria sulla vicenda riguardante la disputa di una gara a porte chiuse e l'ammenda di 2500 €. La questione risale allo scorso 19 novembre, quando, il Giudice Sportivo, dopo il derby disputato domenica 16 novembre 2014 contro il Taranto, punì, con le modalità sopra citate, la società azzurra a causa di presunti «cori dal contenuto discriminatorio per ragioni di razza e colore nei confronti di un calciatore avversario» e per aver «introdotto ed utilizzato materiale pirotecnico nel corso di entrambi i tempi di gioco». La società azzurra, dopo questa decisione, optò per il ricorso. La Corte Sportiva D'Appello Nazionale, dunque, il giorno 27 novembre 2014 stabilì la sospensione del giudizio e delle sanzioni per cercare di approfondire la vicenda, dando la possibilità agli azzurri di disputare la sfida contro la Puteolana a porta aperte. Oggi, a distanza di mesi, lo stesso organo ha accolto il ricorso della Fidelis Andria, annullando le sanzioni impugnate.