Don Riccardo Agresti sul derby «Sfida di maturità tra due città»
Il Padre Spirituale degli azzurri invita esorcizza la tensione per un derby dalla valenza storica
sabato 25 maggio 2013
12.58
Nonostante il chi va là delle due curve, la tensione può giocare brutti scherzi. I derby, son derby, ma quando ci si gioca una stagione e, forse, qualcosa in più, si è sempre sul punto di perdere la testa. In 90' può succedere di tutto, figurarsi in 180', gemellaggio o meno. A raffreddare gli animi in vista del derby più importante della storia calcistica recente di entrambe le squadra, ci pensa Don Riccardo Agresti, Presidente Associazione Andria siamo noi e Padre Spirituale dell'Andria BAT.
«L'incontro di calcio tra Barletta e Andria di domani deve rappresentare una sfida di maturità tra due città che hanno come unica ambizione l'integrazione di percorsi di vita e non di lacerazioni, frutto di pregiudizi e illazioni. E' necessario che ognuno faccia la propria parte senza esasperare gli animi - ha continuato Don Riccardo Agresti.- Questa inedita sfida che si intravede sofferta ma decisiva per rimanere in una categoria di spicco quale la Lega Pro, non deve portare alla divisione delle due città e tifoserie che hanno percorsi illustri nel mondo del calcio».
«L'esasperazione sociale che si è riversata anche nel calcio, deve rappresentare un tempo di pulizia di tutti coloro che hanno inquinato questo mondo e, per operare questa recisione, sono necessari sacrifici e maturità. Tutti siamo impegnati a far comprendere il nuovo che avanza. Nessuno deve remare contro per giochi di parti. I giocatori, che sono dei lavoratori, hanno il compito di difendere i colori della propria squadra con l'impegno leale esaltando il fair play».
«L'accoglienza tra le due società dovrà essere l'esercizio da compiere per la buona riuscita degli incontri sportivi» ha concluso Don Riccardo Agresti. Con la speranza che, a prescindere dal punteggio, domani si possa vivere una semplice giornata di sport, invasa dalla solita aria genuina presente ogni qual volta Barletta e Andria si sono incrociate sul campo.
«L'incontro di calcio tra Barletta e Andria di domani deve rappresentare una sfida di maturità tra due città che hanno come unica ambizione l'integrazione di percorsi di vita e non di lacerazioni, frutto di pregiudizi e illazioni. E' necessario che ognuno faccia la propria parte senza esasperare gli animi - ha continuato Don Riccardo Agresti.- Questa inedita sfida che si intravede sofferta ma decisiva per rimanere in una categoria di spicco quale la Lega Pro, non deve portare alla divisione delle due città e tifoserie che hanno percorsi illustri nel mondo del calcio».
«L'esasperazione sociale che si è riversata anche nel calcio, deve rappresentare un tempo di pulizia di tutti coloro che hanno inquinato questo mondo e, per operare questa recisione, sono necessari sacrifici e maturità. Tutti siamo impegnati a far comprendere il nuovo che avanza. Nessuno deve remare contro per giochi di parti. I giocatori, che sono dei lavoratori, hanno il compito di difendere i colori della propria squadra con l'impegno leale esaltando il fair play».
«L'accoglienza tra le due società dovrà essere l'esercizio da compiere per la buona riuscita degli incontri sportivi» ha concluso Don Riccardo Agresti. Con la speranza che, a prescindere dal punteggio, domani si possa vivere una semplice giornata di sport, invasa dalla solita aria genuina presente ogni qual volta Barletta e Andria si sono incrociate sul campo.