Bici e passione, Abruzzese: «Un sogno che si è realizzato»

A Roma in bici dopo 19 ore di pedalata e quasi 400 chilometri di strada

venerdì 21 agosto 2015 09.40
A cura di Stefano Massaro
Non ama sentir parlare di impresa ma della realizzazione di un vero e proprio sogno, andare a Roma utilizzando non la classica auto bensì la bicicletta: si tratta di Domenico Abruzzese, 36enne atleta andriese, che sin dall'età di 14 anni ha cominciato a pedalare sulla propria bicicletta sino a girare Italia ed Europa per le diverse competizioni agonistiche ma anche semplicemente per realizzare piccoli sogni. La bici come ragione di vita anche nella sua officina in cui si respira aria di idee future per raggiungere nuovi traguardi. «Quello di andare a Roma in bici è un sogno di quando ero ragazzo - esordisce Domenico Abruzzese - Questa passeggiata verso Roma nella nostra idea iniziale c'era quella di farla in più giorni. Poi con Michele Diaferia, mio compagno di pedalate, ci siamo detti che forse si poteva farla tutta d'un fiato e così è nata questa cosa diversa dal solito con una pedalata in tappa unica».

Tanta soddisfazione ma anche due momenti di particolare difficoltà durante tutto il tragitto di circa 400 chilometri passando per quattro regioni: «Innanzitutto un problema è stato non conoscere perfettamente il percorso - ha detto Domenico Abruzzese - abbiamo pianificato il viaggio grazie a cartine ed internet ma ad un certo punto non riuscivamo bene a capire effettivamente dove stavamo andando. Poi un momento di tensione quando ci ha fermato la polizia ed in quel punto non ho capito proprio bene cosa fare perché ci dicevano di fermare l'auto al seguito e senza macchina per me diventava più pericoloso. Poi abbiamo cambiato strategia e ce l'abbiamo comunque fatta».

L'Italia meridionale vissuta in bici passando per paesaggi inimmaginabili dall'autostrada: «L'Italia meridionale vista dalla bici è qualcosa di veramente fantastico, non pensavo fosse così - ha detto ancora Abruzzese - Quando uno vai a Roma con l'autostrada è tutto veloce, ma quando vai in 19 ore e vai piano ti godi un paesaggio meraviglioso. Il tratto che mi è piaciuto di più è stato il passaggio nella strada statale 90 delle Puglie che collega la nostra regione alla Campania. E' una strada fatta di sali e scendi e scenari spettacolari». Dalla sua officina, dalla sua passione, dalle due ruote nel 2000 è nata anche un'associazione: la X-Mania MTB di Andria: «Gli appassionati sono cresciuti in modo incredibile negli ultimi anni - ha confermato Abruzzese - nel 2000 eravamo in 2 e adesso siamo 55. Questa piccola realtà ha avuto una grande evoluzione e vediamo nel futuro cosa ci riserva». Due ruote che in una città come Andria dovrebbero essere una prassi comune per qualsiasi attività quotidiana: «Per me le due ruote oltre ad essere motivo di sport - ha concluso Abruzzese - sono motivo di vita e salute. Andria è una città pedalabile al 100% non ci sono grandi dislivelli. Purtroppo non abbiamo grandi piste ciclabili ma quelle poche che ci sono vanno utilizzate anche perchè comunque è facile muoversi per la città».