Amoroso:«Non m'importa essere fra i TopFive, mi interessa vincere»
L'italo-americano carica i suoi in vista del match contro Ferrara:«Per gli avversari sarà difficile vincere a casa nostra»
giovedì 24 ottobre 2013
13.20
Ben 2.05 metri, 110 chili, potenza devastante, professionalità e tanto cuore. E' il profilo di Ryan Amoroso, capitano della BNB, inserito nella Top Five di LegaDue Silver e pronto ad ospitare Ferrara al PalaColombo domenica prossima. Con 16 punti e senza falli sul tabellino di Agrigento, Ryan si sta dimostrando una delle pedine fondamentali del roster a disposizione di Coach Cadeo.
«Bene, sono entrato nella Top Five ma non mi importa. E' stato invece fondamentale vincere su un campo difficile come quello di Agrigento - esordisce così l'italo-americano al termine dell'allenamento di ieri pomeriggio - è stata dura, ma abbiamo giocato bene e ce la siamo meritati». Seppur abbia ancora difficoltà a parlare la lingua dei suoi nonni, in campo l'ex Piacenza s'intende al meglio con i compagni. La sua prestanza fisica è fondamentale nei blocchi e sotto canestro quando si tratta di fare a sportellate (cliccate qui per vederlo in azione contro Agrigento), ma è il carisma a fare la differenza all'interno dello spogliatoio e durante i match.
Domenica il match contro Ferrara vale come prova del 9 per gli orange. Conquistare altri 2 punti valorizzerebbe moltissimo lo sforzo compiuto in Sicilia, non una delle ultime piazze a livello di blasone:«La vittoria ad Agrigento ci ha dato molta carica. Sappiamo bene che vincere in trasferta è difficile, riuscirci diventa fondamentale. I nostri avversari devono tener presente però, che non sarà facile per loro batterci a casa nostra, soprattutto grazie alla carica che il pubblico ci dà. Ferrara è un avversario ostico, ma il nostro morale è alto».
Intanto piccoli problemi per Elliott, che soffre di un'infiammazione al tendine rotuleo: nonostante ieri si sia allenato normalmente, è da valutare la sua presenza per domenica.
«Bene, sono entrato nella Top Five ma non mi importa. E' stato invece fondamentale vincere su un campo difficile come quello di Agrigento - esordisce così l'italo-americano al termine dell'allenamento di ieri pomeriggio - è stata dura, ma abbiamo giocato bene e ce la siamo meritati». Seppur abbia ancora difficoltà a parlare la lingua dei suoi nonni, in campo l'ex Piacenza s'intende al meglio con i compagni. La sua prestanza fisica è fondamentale nei blocchi e sotto canestro quando si tratta di fare a sportellate (cliccate qui per vederlo in azione contro Agrigento), ma è il carisma a fare la differenza all'interno dello spogliatoio e durante i match.
Domenica il match contro Ferrara vale come prova del 9 per gli orange. Conquistare altri 2 punti valorizzerebbe moltissimo lo sforzo compiuto in Sicilia, non una delle ultime piazze a livello di blasone:«La vittoria ad Agrigento ci ha dato molta carica. Sappiamo bene che vincere in trasferta è difficile, riuscirci diventa fondamentale. I nostri avversari devono tener presente però, che non sarà facile per loro batterci a casa nostra, soprattutto grazie alla carica che il pubblico ci dà. Ferrara è un avversario ostico, ma il nostro morale è alto».
Intanto piccoli problemi per Elliott, che soffre di un'infiammazione al tendine rotuleo: nonostante ieri si sia allenato normalmente, è da valutare la sua presenza per domenica.