Zone parcheggio a pagamento, Laura di Pilato: "Controllare e vigilare sul contratto in essere con la Publiparking"
Oltre alla strisce blu apposte in entrambi i sensi di marcia in molte strade, si chiede di rivedere il costo ticket per la 1^ Fascia
giovedì 5 settembre 2019
21.53
Sono passati alcuni mesi dall'aumento del numero di stalli per il parcheggio a pagamento e sono aumentate anche le polemiche. Sull'argomento è intervenuta l'avv. Laura di Pilato, che ha indirizzato una lettera all'attenzione del Commissario Prefettizio, facendosi portavoce delle istanze di numerosi cittadini andriesi: «In parecchie vie di Andria le strisce azzurre sono state apposte in entrambi i sensi di marcia (vedi, ad esempio, Via Ferrucci).
L'art.7 comma 8 del Codice della Strada recita così: "I Comuni Italiani hanno diritto ad istituire le così dette "zone di parcheggio a pagamento" chiamate zone blue delimitate, appunto, dalle note strisce blu, in determinate aree della città o del paese di riferimento. Il C.d.S. al contempo, è altrettanto chiaro su un punto: l'esercizio del parcheggio a pagamento può però essere istituito unicamente nel caso in cui davanti le strisce blu, o perlomeno nelle vicinanze, vi sia un'adeguata area riservata a "parcheggio senza custodia o dispositivi di controllo". Ergo, strisce bianche e parcheggi liberi da ogni vincolo. Tutto ciò è stato confermato dalla circolare del Ministero dei Trasporti in data 30.03.2014 n. 1712».
Pertanto, l'avv. Di Pilato rivolgendosi al Commissario dott. Gaetano Tufariello chiede «di controllare e vigilare sul contratto in essere con la Publiparking e, dunque, verificare la legittimità della disposizione delle strisce blu così come previsto dalla legge in vigore».
Chiede, altresì, ove fosse nelle prerogative della gestione commissariale di rivedere il costo del ticket per la 1^ Fascia, il quale risulta essere particolarmente alto.
L'art.7 comma 8 del Codice della Strada recita così: "I Comuni Italiani hanno diritto ad istituire le così dette "zone di parcheggio a pagamento" chiamate zone blue delimitate, appunto, dalle note strisce blu, in determinate aree della città o del paese di riferimento. Il C.d.S. al contempo, è altrettanto chiaro su un punto: l'esercizio del parcheggio a pagamento può però essere istituito unicamente nel caso in cui davanti le strisce blu, o perlomeno nelle vicinanze, vi sia un'adeguata area riservata a "parcheggio senza custodia o dispositivi di controllo". Ergo, strisce bianche e parcheggi liberi da ogni vincolo. Tutto ciò è stato confermato dalla circolare del Ministero dei Trasporti in data 30.03.2014 n. 1712».
Pertanto, l'avv. Di Pilato rivolgendosi al Commissario dott. Gaetano Tufariello chiede «di controllare e vigilare sul contratto in essere con la Publiparking e, dunque, verificare la legittimità della disposizione delle strisce blu così come previsto dalla legge in vigore».
Chiede, altresì, ove fosse nelle prerogative della gestione commissariale di rivedere il costo del ticket per la 1^ Fascia, il quale risulta essere particolarmente alto.