Zone Franche Urbane, il Governo taglia le agevolazioni
Le aziende beneficiarie andriesi non riesco a fruire dei fondi
martedì 16 febbraio 2016
E' di queste ore la notizia secondo cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha tagliato i fondi messi a disposizione per alimentare la seconda tornata di agevolazioni per le imprese insediate nelle Zone Franche di Andria, e non solo. Le stime parlano chiaro: ad Andria sono state 201 le imprese beneficiarie delle agevolazioni, ma solo il 25,54% di esse le ha utilizzate; nella prima tornata le agevolazioni concesse corrispondono a un totale di 6.259.597,33 euro e, di questi, sono stati messi a disposizione delle imprese, che hanno avviato la fruizione, 4.880.533,93 euro, in base alle richieste delle aziende stesse. Tuttavia in conti non tornano, in quanto le aziende in questione hanno utilizzato, ad oggi, solo 1.598.850,10 euro. Dunque c'è da chiedersi come mai queste imprese non siano riuscite a sfruttare appieno i fondi. Di fatto, di quasi 5 milioni di euro solo un milione e mezzo sono stati utilizzati concretamente, mentre la restante parte delle agevolazioni totali concesse resta in sospeso e potrà essere ancora utilizzata in futuro, entro la scadenza prevista.
A causa dello scarso utilizzo dei fondi, non solo da parte delle aziende andriesi, ma anche degli altri comuni, adesso si dovrà fronteggiare il taglio previsto dal Ministero per la seconda tornata di agevolazioni. Il Comune di Andria, assieme ad altri 9 comuni, tra cui quello di Barletta, avranno a disposizione solo 1,3 milioni di euro, da dividere, si presuppone, in maniera equa. Questa cifra deriva da somme rivenienti da revoche, o residui, non utilizzati dai potenziali fruitori che saranno nuovamente rimessi in gioco. 1,3 milioni di euro è cifra esigua, secondo quanto riportato dall'Area Amministrativa di Unimpresa BAT, e ci si interroga sulle cause degli sprechi commessi sulle prime agevolazioni.
«Un colpo durissimo per le aziende delle Z.F.U. andriesi che corrono il rischio di perdere l'obiettivo principale per il quale sono state istituite le Zone Franche, ovvero lo scopo occupazionale» ha detto Savino Montaruli, Direttore dell'Ufficio Amministrativo UNIBAT e che ha espresso disappunto sulla questione dei tagli alle agevolazioni, e si interroga sulle cause per le quali le aziende beneficiarie facciano fatica a fruire dell'intero fondo: «Tutte le criticità messe in evidenza dalla nostra Organizzazione - afferma - hanno purtroppo trovato riscontro nei fatti e soprattutto nei numeri drammatici. Basti vedere le percentuali di fruizione dei fondi stanziati nella passata tornata ed il totale fruito rispetto alle agevolazioni destinate alle città di Andria per capire quanto male sia stata gestita la fase pre e post stanziamento con il risultato che nulla è stato riscontrato in termini di nuova occupazione, mentre i dati relativi alla crisi occupazionale in questo territorio sono da far paura, anche se vengono sottaciuti. Ormai la beffa si è completata con questa altra farsa che destina all'intera Puglia briciole che umiliano il nostro territorio e lo rendono ancor più palesemente inappetibile, senza alcuna forma di progettualità e di iniziativa strutturale ed in balia di proclami e di proclamatori in un contesto che resta drammaticamente preoccupante».
A causa dello scarso utilizzo dei fondi, non solo da parte delle aziende andriesi, ma anche degli altri comuni, adesso si dovrà fronteggiare il taglio previsto dal Ministero per la seconda tornata di agevolazioni. Il Comune di Andria, assieme ad altri 9 comuni, tra cui quello di Barletta, avranno a disposizione solo 1,3 milioni di euro, da dividere, si presuppone, in maniera equa. Questa cifra deriva da somme rivenienti da revoche, o residui, non utilizzati dai potenziali fruitori che saranno nuovamente rimessi in gioco. 1,3 milioni di euro è cifra esigua, secondo quanto riportato dall'Area Amministrativa di Unimpresa BAT, e ci si interroga sulle cause degli sprechi commessi sulle prime agevolazioni.
«Un colpo durissimo per le aziende delle Z.F.U. andriesi che corrono il rischio di perdere l'obiettivo principale per il quale sono state istituite le Zone Franche, ovvero lo scopo occupazionale» ha detto Savino Montaruli, Direttore dell'Ufficio Amministrativo UNIBAT e che ha espresso disappunto sulla questione dei tagli alle agevolazioni, e si interroga sulle cause per le quali le aziende beneficiarie facciano fatica a fruire dell'intero fondo: «Tutte le criticità messe in evidenza dalla nostra Organizzazione - afferma - hanno purtroppo trovato riscontro nei fatti e soprattutto nei numeri drammatici. Basti vedere le percentuali di fruizione dei fondi stanziati nella passata tornata ed il totale fruito rispetto alle agevolazioni destinate alle città di Andria per capire quanto male sia stata gestita la fase pre e post stanziamento con il risultato che nulla è stato riscontrato in termini di nuova occupazione, mentre i dati relativi alla crisi occupazionale in questo territorio sono da far paura, anche se vengono sottaciuti. Ormai la beffa si è completata con questa altra farsa che destina all'intera Puglia briciole che umiliano il nostro territorio e lo rendono ancor più palesemente inappetibile, senza alcuna forma di progettualità e di iniziativa strutturale ed in balia di proclami e di proclamatori in un contesto che resta drammaticamente preoccupante».