Zone Franche Urbane: c'è il Decreto ma non c'è la Puglia
Sono 33 le ZFU tra Campania, Sicilia, Calabria e Sardegna: manca il tacco d'Italia. Andria era uno dei Comuni beneficiari sin dal 2006. Ora la beffa
martedì 16 luglio 2013
9.19
E' una "beffa" per la Città di Andria e per la Puglia in generale: lo scorso 11 luglio, infatti, nella Gazzetta Ufficiale n. 161 sono state pubblicate le condizioni, i limiti, le modalità ed i termini di decorrenza delle agevolazioni fiscali e contributive in favore di micro e piccole imprese localizzate nelle Zone Franche Urbane delle regioni Obiettivo "Convergenza". Di Zone Franche Urbane se ne parla sin dal 2006 (Articolo AndriaViva del 1 giugno), anno in cui la Città di Andria risultò assegnataria del titolo di ZFU assieme ad un'altra ventina di comuni d'Italia. L'allora Governo Prodi recuperava un progetto che stava funzionando in diversi luoghi d'Europa e puntava al totale esonero dal pagamento di imposte sui redditi (Irpef, Ires), dell'imposta regionale sulle attività produttive (Irap), del versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, per le aziende che avessero deciso di investire in luoghi particolarmente disagiati secondo parametri individuati.
Sin qui la premessa: nella pratica, pur essendoci il Decreto attuativo che ora sarà immediatamente seguito da un bando del Ministero dello Sviluppo Economico, non c'è più la Puglia cancellata con un colpo di spugna dalla mano del legislatore. Dal 2006, infatti, numerose sono state le modifiche all'idea stessa di Zona Franca Urbana, sino ad arrivare ad una dotazione di otre 300milioni di euro da destinare a 44 città del mezzogiorno d'Italia. Ma nel Decreto dell'11 luglio le città sono diventate 33 con la cancellazione in blocco di Puglia ed Irpinia e l'inserimento dei restanti territori di Campania, Calabria, Sicilia e del Sulcis in Sardegna. Per la Città di Andria, il progetto originale redatto dall'ente e risultato vincitore del bando, comprendeva parte del centro storico ed i quartieri più periferici di Camaggio e San Valentino per una popolazione stimata di oltre 20mila cittadini coinvolti nella misura. La Regione Puglia discuterà di questo argomento durante il Consiglio Regionale di quest'oggi.
Sin qui la premessa: nella pratica, pur essendoci il Decreto attuativo che ora sarà immediatamente seguito da un bando del Ministero dello Sviluppo Economico, non c'è più la Puglia cancellata con un colpo di spugna dalla mano del legislatore. Dal 2006, infatti, numerose sono state le modifiche all'idea stessa di Zona Franca Urbana, sino ad arrivare ad una dotazione di otre 300milioni di euro da destinare a 44 città del mezzogiorno d'Italia. Ma nel Decreto dell'11 luglio le città sono diventate 33 con la cancellazione in blocco di Puglia ed Irpinia e l'inserimento dei restanti territori di Campania, Calabria, Sicilia e del Sulcis in Sardegna. Per la Città di Andria, il progetto originale redatto dall'ente e risultato vincitore del bando, comprendeva parte del centro storico ed i quartieri più periferici di Camaggio e San Valentino per una popolazione stimata di oltre 20mila cittadini coinvolti nella misura. La Regione Puglia discuterà di questo argomento durante il Consiglio Regionale di quest'oggi.