Zona arancione, Emiliano: «I sindaci chiedevano misure più rigide, ma di fronte alle proteste si spaventano»
Il governatore pugliese è intervenuto questa mattina su La7
martedì 8 dicembre 2020
15.00
«I sindaci prima mi chiedono di fare misure più rigide, poi di fronte alle proteste si spaventano». Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ospite a La7 nel programma "L'aria che tira", ha commentato così il ripristino della zona arancione per venti città pugliesi.
«In quei comuni – ha spiegato il governatore pugliese – avevamo una media di fattori di rischio del 40% superiore a quella degli altri comuni. È difficile dover spiegare – ha aggiunto Emiliano – la complessità dello stop and go. In Puglia abbiamo avuto nella seconda ondata più contagi di quelli che, in proporzione, ha avuto la Lombardia nella prima con 37mila contagi solo a novembre».
Ieri sera è stata rigettata la richiesta dei sindaci di Barletta, Andria, Bisceglie e Spinazzola di rinviare l'entrata in vigore dell'ordinanza regionale, emanata ieri con un preavviso di appena 12 ore, per consentire al settore della ristorazione di riorganizzare la propria attività.
Per questo pomeriggio il Prefetto della Bat ha convocato l'assemblea dei sindaci della sesta provincia per ulteriori approfondimenti con la Regione Puglia. La richiesta è di ristorare «le categorie maggiormente penalizzate da questa decisione, indipendentemente dalle previsioni nazionali in tal senso» hanno fatto sapere ieri i primi cittadini Cosimo Cannito, Giovanna Bruno, Angelantonio Angarano e Miche Patruno.
«In quei comuni – ha spiegato il governatore pugliese – avevamo una media di fattori di rischio del 40% superiore a quella degli altri comuni. È difficile dover spiegare – ha aggiunto Emiliano – la complessità dello stop and go. In Puglia abbiamo avuto nella seconda ondata più contagi di quelli che, in proporzione, ha avuto la Lombardia nella prima con 37mila contagi solo a novembre».
Ieri sera è stata rigettata la richiesta dei sindaci di Barletta, Andria, Bisceglie e Spinazzola di rinviare l'entrata in vigore dell'ordinanza regionale, emanata ieri con un preavviso di appena 12 ore, per consentire al settore della ristorazione di riorganizzare la propria attività.
Per questo pomeriggio il Prefetto della Bat ha convocato l'assemblea dei sindaci della sesta provincia per ulteriori approfondimenti con la Regione Puglia. La richiesta è di ristorare «le categorie maggiormente penalizzate da questa decisione, indipendentemente dalle previsioni nazionali in tal senso» hanno fatto sapere ieri i primi cittadini Cosimo Cannito, Giovanna Bruno, Angelantonio Angarano e Miche Patruno.