Xylella, «a rischio imminente anche la zona della provincia Bat»
Si mobilita il senatore Dario Damiani, presenta tra gli agricoltori a Monopoli
lunedì 14 gennaio 2019
10.52
«Sono stato accanto ai cittadini e agli agricoltori di Monopoli ieri mattina nella imponente e libera manifestazione di protesta organizzata per chiedere con urgenza interventi efficaci che blocchino la drammatica diffusione del batterio killer degli ulivi. Dal Salento, dove ha devastato il patrimonio arboreo, la xylella è ormai approdata nel barese e gli esperti stimano che di questo passo entro 5 anni la Puglia sarà priva di piante di ulivo, simbolo millenario del nostro paesaggio e della nostra cultura. A rischio imminente, quindi, la zona della provincia BAT, in cui si produce gran parte dell'olio extravergine noto in tutta Italia e nel mondo». Sono le parole del senatore barlettano di Forza Italia Dario Damiani sulla manifestazione di protesta a Monopoli contro la xylella svoltasi nella giornata di ieri.
«Il governo regionale per anni ha sottovalutato il problema e gli effetti di questa scellerata noncuranza saranno irreversibili se il grido di allarme degli agricoltori continuerà ad essere ignorato. Interventi radicali, sebbene traumatici, ormai non possono più essere differiti. Per attuarli sono necessari poteri e strumenti straordinari, indispensabili per aggredire con ogni mezzo e in via definitiva questa calamità che colpevolmente non si è stati capaci di arginare in tempo. La difesa del nostro territorio e della sua identità deve essere una priorità assoluta, perché riguarda un bene prezioso e unico che rischia di andare perduto per sempre. In tutte le sedi istituzionali, con i nostri rappresentanti nei Comuni, alla Regione e in Parlamento per quanto mi compete, porteremo avanti questa battaglia che prescinde dal colore politico, in difesa dell'economia e della storia della nostra terra».
«Il governo regionale per anni ha sottovalutato il problema e gli effetti di questa scellerata noncuranza saranno irreversibili se il grido di allarme degli agricoltori continuerà ad essere ignorato. Interventi radicali, sebbene traumatici, ormai non possono più essere differiti. Per attuarli sono necessari poteri e strumenti straordinari, indispensabili per aggredire con ogni mezzo e in via definitiva questa calamità che colpevolmente non si è stati capaci di arginare in tempo. La difesa del nostro territorio e della sua identità deve essere una priorità assoluta, perché riguarda un bene prezioso e unico che rischia di andare perduto per sempre. In tutte le sedi istituzionali, con i nostri rappresentanti nei Comuni, alla Regione e in Parlamento per quanto mi compete, porteremo avanti questa battaglia che prescinde dal colore politico, in difesa dell'economia e della storia della nostra terra».