«Vous êtes les bienvenus» a teatro con Vittorio Continelli
L'artista in scena ad Andria, presso l'Artificio, con uno spettacolo sulla guerra. Domenica 16 dicembre, in scena il monologo, a cura di In The Pending
mercoledì 12 dicembre 2012
10.19
Domenica 16 dicembre, alle ore 20:00, presso l'Artificio in via Massaro, l'artista Vittorio Continelli presenta il monologo, dal titolo «Vous êtes les bienvenus».
Vous êtes les Bienvenus è la frase pronunciata da uno dei protagonisti del racconto, ed è da qui che parte la storia di Pippo di Noi, un soldato che torna dal fronte alla fine della seconda guerra mondiale. Unica destinazione: Manduria. Amhad Sha Massoud è un soldato anche lui e combatte, nella propria terra, per la propria terra fino all'ultimo, in Afghanistan, fino al 9 settembre 2001. Storie che si incontrano dunque e si inseguono nel corso della narrazione. Sul fondo rimane la guerra che devasta, che costringe intere popolazioni alla fuga restituita attraverso particolari insignificanti come può essere una frase pronunciata da un soldato nella primavera del 1984: Vous êtes les Bienvenus.
Un monologo, che restituisce sia la storia personale e i ricordi di chi è impegnato in prima persona a raccontare, che la storia recente di tutti noi, quella legata all'attacco alle torri di New York e agli avvenimenti successivi. La guerra in fondo, pur essendo distante nel tempo e nello spazio, produce sempre gli stessi effetti e le piccole storie a essa legate, anche se lontane, finiscono per assomigliarsi. Vous êtes les Bienvenus è anche uno sguardo all'innocenza perduta.
La serata è organizzata dai ragazzi dell'In The Pending in collaborazione con l'Artificio.
Vous êtes les Bienvenus è la frase pronunciata da uno dei protagonisti del racconto, ed è da qui che parte la storia di Pippo di Noi, un soldato che torna dal fronte alla fine della seconda guerra mondiale. Unica destinazione: Manduria. Amhad Sha Massoud è un soldato anche lui e combatte, nella propria terra, per la propria terra fino all'ultimo, in Afghanistan, fino al 9 settembre 2001. Storie che si incontrano dunque e si inseguono nel corso della narrazione. Sul fondo rimane la guerra che devasta, che costringe intere popolazioni alla fuga restituita attraverso particolari insignificanti come può essere una frase pronunciata da un soldato nella primavera del 1984: Vous êtes les Bienvenus.
Un monologo, che restituisce sia la storia personale e i ricordi di chi è impegnato in prima persona a raccontare, che la storia recente di tutti noi, quella legata all'attacco alle torri di New York e agli avvenimenti successivi. La guerra in fondo, pur essendo distante nel tempo e nello spazio, produce sempre gli stessi effetti e le piccole storie a essa legate, anche se lontane, finiscono per assomigliarsi. Vous êtes les Bienvenus è anche uno sguardo all'innocenza perduta.
La serata è organizzata dai ragazzi dell'In The Pending in collaborazione con l'Artificio.