Voce alle vittime, per rompere il silenzio!
Ieri alle 19.00 si è svolto il flash mob organizzato dall'associazione antiviolenza Riscoprirsi, in onore della Giornata contro la, violenza sulle donne. Presenti anche alcuni volontari di Amnesty International
domenica 25 novembre 2012
17.10
Come preannunciato, ieri si è svolto alle 19.00 in contemporanea con le città di Trani, Barletta e Canosa, il flash mob organizzato per celebrare la Giornata contro la violenza sulle donne. Circa un centinaio di persone hanno partecipato all'evento, organizzato dall'associazione antiviolenza Riscoprirsi di Andria.
Al suono di un fischietto, tutti i presenti hanno indossato uno straccio bianco, ponendolo o sulla propria bocca o sui propri occhi. Subito dopo i partecipanti hanno innalzato dei fogli di carta su cui erano presenti i nomi di tutte le vittime femminili, che nel 2012 hanno perso la vita al seguito di una violenza subita. Nel totale silenzio della centralissima viale Crispi, si innalzava una voce al megafono che pronunciava i nomi delle vittime.
Una voce, per rompere il silenzio. E' questo il messaggio che è trapelato dall'iniziativa. Al termine del flash mob, sancito ancora una volta da un fischietto, alcuni volontari di Amnesty International hanno voluto dire la propria sull'argomento, leggendo al pubblico la testimonianza di una donna e della sua esperienza con la violenza.
Infine le dichiarazioni della presidentessa dell'associazione Riscoprirsi, Patrizia Lomuscio: «Andria con questo flash mob dice basta alla violenza sulle donne. Basta al silenzio che ruota attorno alla violenza sulle donne. Basta al silenzio delle vittime di violenza che per paura, senso di colpa, non chiedono aiuto. Basta alle persone che vedono e non intervengono. Basta anche al silenzio degli enti che si occupano di fare prevenzione e contrasto alla violenza come noi, e che si trovano ad affrontare notevoli difficoltà. Basta al silenzio delle istituzioni che non si occupano, com e dovrebbero, di intervenire in tal senso».
Al suono di un fischietto, tutti i presenti hanno indossato uno straccio bianco, ponendolo o sulla propria bocca o sui propri occhi. Subito dopo i partecipanti hanno innalzato dei fogli di carta su cui erano presenti i nomi di tutte le vittime femminili, che nel 2012 hanno perso la vita al seguito di una violenza subita. Nel totale silenzio della centralissima viale Crispi, si innalzava una voce al megafono che pronunciava i nomi delle vittime.
Una voce, per rompere il silenzio. E' questo il messaggio che è trapelato dall'iniziativa. Al termine del flash mob, sancito ancora una volta da un fischietto, alcuni volontari di Amnesty International hanno voluto dire la propria sull'argomento, leggendo al pubblico la testimonianza di una donna e della sua esperienza con la violenza.
Infine le dichiarazioni della presidentessa dell'associazione Riscoprirsi, Patrizia Lomuscio: «Andria con questo flash mob dice basta alla violenza sulle donne. Basta al silenzio che ruota attorno alla violenza sulle donne. Basta al silenzio delle vittime di violenza che per paura, senso di colpa, non chiedono aiuto. Basta alle persone che vedono e non intervengono. Basta anche al silenzio degli enti che si occupano di fare prevenzione e contrasto alla violenza come noi, e che si trovano ad affrontare notevoli difficoltà. Basta al silenzio delle istituzioni che non si occupano, com e dovrebbero, di intervenire in tal senso».