Vittorio Continelli a Materia Prima con il "Mito di Orestea"
Ultimo appuntamento con i monologhi drammatici sui miti
venerdì 15 aprile 2016
10.45
Lunedì 18 aprile, con inizio alle 20.00, si terrà l'ultimo dei sei appuntamenti con i "Discorsi sul Mito". A Materia Prima è di scena l'Orestea.
L'Orestea è l'unica trilogia appartenente al corpus del teatro greco classico giunta fino a noi pressoché integra e consta di tre opere (Agamennone, Coefore, Eumenidi) fondamentali per la storia del teatro per lo sviluppo filosofico e culturale della civiltà occidentale. Prima di Eschilo nessuno era riuscito a tracciare un solco tanto profondo nella coscienza degli spettatori ateniesi e di un'intera civiltà. La vicenda affonda le radici nella tradizione mitica e omerica della Grecia antica e prende le mosse dal ritorno a casa di Agamennone, re di Argo, dopo la caduta di Troia.
Tornato in patria il sovrano viene assassinato da sua moglie Clitemnestra e da Egisto, cugino del re e amante della regina. La morte di Agamennone non resterà impunita ma verrà vendicata da Oreste, figlio suo e della regina. A questo secondo episodio segue l'ultimo e conclusivo: dopo il matricidio Oreste è perseguitato dalle Erinni, figure ancestrali simbolo della vendetta. La sua fuga si concluderà ad Atene, dove un tribunale umano (presieduto da Atena, dea della Ragione) lo assolverà.
Questi rapidi sviluppi raccontano in tre tappe il passaggio dalla giustizia divina a quella umana e amministrata dagli uomini. Raccontano, rifacendosi a episodi e personaggi mitici, un'evoluzione: il superamento della legge tribale della vendetta con il conseguente approdo al mondo della legge scritta, ponderata e amministrata secondo criteri non arbitrari.
Ingresso libero e gratuito.
L'Orestea è l'unica trilogia appartenente al corpus del teatro greco classico giunta fino a noi pressoché integra e consta di tre opere (Agamennone, Coefore, Eumenidi) fondamentali per la storia del teatro per lo sviluppo filosofico e culturale della civiltà occidentale. Prima di Eschilo nessuno era riuscito a tracciare un solco tanto profondo nella coscienza degli spettatori ateniesi e di un'intera civiltà. La vicenda affonda le radici nella tradizione mitica e omerica della Grecia antica e prende le mosse dal ritorno a casa di Agamennone, re di Argo, dopo la caduta di Troia.
Tornato in patria il sovrano viene assassinato da sua moglie Clitemnestra e da Egisto, cugino del re e amante della regina. La morte di Agamennone non resterà impunita ma verrà vendicata da Oreste, figlio suo e della regina. A questo secondo episodio segue l'ultimo e conclusivo: dopo il matricidio Oreste è perseguitato dalle Erinni, figure ancestrali simbolo della vendetta. La sua fuga si concluderà ad Atene, dove un tribunale umano (presieduto da Atena, dea della Ragione) lo assolverà.
Questi rapidi sviluppi raccontano in tre tappe il passaggio dalla giustizia divina a quella umana e amministrata dagli uomini. Raccontano, rifacendosi a episodi e personaggi mitici, un'evoluzione: il superamento della legge tribale della vendetta con il conseguente approdo al mondo della legge scritta, ponderata e amministrata secondo criteri non arbitrari.
Ingresso libero e gratuito.