Violenza di genere: novità normative e cultura della denuncia

Incontro venerdì nel Chiostro di San Francesco organizzato dagli Avvocati Andriesi

domenica 9 febbraio 2014 10.49
A cura di Stefano Massaro
La violenza di genere non è un tabù e vi sono norme legislative sempre più stringenti per combatterla anche se il vero nodo resta nel lungo processo di cambiamento culturale e di approccio al tema. Di questo e di molto altro si è discusso nell'incontro di venerdì pomeriggio nel Chiostro di San Francesco ad Andria, un convegno promosso dall'Associazione Avvocati Andriesi e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Giudice del Tribunale di Trani Francesco Messina e del Dirigente del Commissariato di Andria Vincenzo Massimo Modeo.

Gli scatti del convegno "Violenza di Genere"
Gli scatti del convegno "Violenza di Genere"
Gli scatti del convegno "Violenza di Genere"
Gli scatti del convegno "Violenza di Genere"


Le novità legislative alla luce della legge 15/10/2013 N. 119, sono state tracciate dal Giudice del Tribunale di Trani Francesco Messina con il suo esame critico delle nuove norme sostanziali e processuali: «Le norme introdotte in particolare a cavallo tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno - ci dice il Giudice Messina - ci danno la possibilità di affrontare questo grave tema sociale sia con un più forte intervento di pura natura repressiva, sia sotto il profilo di natura preventiva. E' importante esser intervenuti dal punto di vista legislativo poichè sono state recepite sia le richieste provenienti dai territori sia quelle provenienti da altri stati. Finalmente l'Italia entra in un alveo positivo di elaborazione giuridica tesa a tutelare tutti i soggetti più deboli tra cui naturalmente donne e minori. Quello che deve avvenire - ha concluso il Giudice Messina - è anche un profondo cambio di mentalità, serve una forte coscienza collettiva per rapportarsi alla dimensione culturale della denuncia, che non è altro il riaffermare dei propri diritti».

Tra i saluti istituzionali, poi, l'Assessore alle Politiche Sociali presso Comune di Andria, Magda Merafina nella duplice veste di avvocato e responsabile di uno dei settori più delicati dell'intera macchina amministrativa comunale: «Misure restrittive maggiori e maggior senso di responsabilità della persona offesa e fondamentalmente più potere di intervento da parte degli organi di polizia - dice Magda Merafina - Ma a fronte dell'inasprimento delle pene, è proprio la cultura della nostra società che deve variare anche dove le istituzioni sono vicine ed attente. L'incapacità di denunciare e spezzare un circuito è il vero problema da affrontare con forza. Sul territorio è stato fatto tanto, si riesce a combattere la violenza se si riesce ad intervenire in modo coordinato e completo, quando avviene l'atto di violenza può già esser tardi, è necessario proseguire nel lavoro di prevenzione e di intercettazione del bisogno anche da piccolissimi segnali».

Tra le relatrici del convegno anche Lucia Scarano, Avvocato penalista del Foro di Trani e Cultore della materia presso Università di Bari, nonchè Patrizia Lomuscio Laureata in Psicologia Clinica dello Sviluppo e delle Relazioni, Presidentessa del Centro Antiviolenza "RiscoprirSi" di Andria.