Vincere lo spreco energetico: obiettivo del Piano d'Azione Sostenibile
Approvato ad Andria in Consiglio Comunale per diminuire le emissioni di CO2 del 20% in sette anni. Dopo due anni di gestazione il Comune ha il suo SEAP
giovedì 28 marzo 2013
9.57
Vincere contro lo spreco energetico abbattendo le emissioni di CO2 del 20% in soli sette anni. Una sfida complessa e difficilissima per il nostro tempo, ma è la sfida che l'Unione Europea ha imposto a tutti i suoi aderenti per mitigare il cambio climatico e gli effetti dell'inquinamento ambientale. Nel 2011, in realtà, per tornare al livello territoriale, la Città di Andria ha aderito al Patto dei Sindaci, assieme agli altri comuni della BAT con in più il comune di Corato. Il tutto assieme all'Agenzia per l'Occupazione e lo Sviluppo del Nord Barese. Il Patto dei Sindaci, nasce proprio per guardare alle tematiche ambientali ed allo sviluppo tecnologico riportando al centro il benessere comune.
Una premessa dovuta per spiegare quello che è stato approvato lunedì scorso in Consiglio Comunale ad Andria: dopo due anni di gestazione, infatti, la Città si è dotata del "Seap Comunale - Piano d'Azione Sostenibile per il risparmio energetico". Il Seap nasce con lo scopo preciso di predisporre azioni volte alla riduzione delle emissioni C02 di almeno il 20% fino al 2020. I settori chiave definiti durante il percorso di studio sono: il residenziale, il terziario, i trasporti, l'industria, la pubblica amministrazione. Per rendere concreto questo progetto sono necessari obiettivi e traguardi da raggiungere, quali l'attivazione sia di interventi volti alla sostituzione e razionalizzazione energetica con particolare attenzione a quelli che presentano maggiore inefficienza, che di programmi formativi e informativi che stimolino una maggiore partecipazione degli abitanti: «Con il Seap - dice l'Assessore Lotito - ci occuperemo di gestione ottimizzata dei contratti per l'energia, con programma di riduzione dei costi, negli edifici pubblici; di realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili di proprietà dell'Ente locale; di incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da parte di privati, mediante opera di sensibilizzazione e divulgazione; di promozione dell'immagine di Andria, attraverso la riqualificazione territoriale e lo sviluppo turistico; di sensibilizzazione alle tematiche della sostenibilità energetica diffusa a tutti gli enti che agiscono sul territorio. Con questo ci inseriamo, perfettamente, nell'ambito europeo delle città sostenibili, diventando un modello positivo che può essere imitato dai paesi che devono ancora cogliere questa opportunità».
Una premessa dovuta per spiegare quello che è stato approvato lunedì scorso in Consiglio Comunale ad Andria: dopo due anni di gestazione, infatti, la Città si è dotata del "Seap Comunale - Piano d'Azione Sostenibile per il risparmio energetico". Il Seap nasce con lo scopo preciso di predisporre azioni volte alla riduzione delle emissioni C02 di almeno il 20% fino al 2020. I settori chiave definiti durante il percorso di studio sono: il residenziale, il terziario, i trasporti, l'industria, la pubblica amministrazione. Per rendere concreto questo progetto sono necessari obiettivi e traguardi da raggiungere, quali l'attivazione sia di interventi volti alla sostituzione e razionalizzazione energetica con particolare attenzione a quelli che presentano maggiore inefficienza, che di programmi formativi e informativi che stimolino una maggiore partecipazione degli abitanti: «Con il Seap - dice l'Assessore Lotito - ci occuperemo di gestione ottimizzata dei contratti per l'energia, con programma di riduzione dei costi, negli edifici pubblici; di realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili di proprietà dell'Ente locale; di incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da parte di privati, mediante opera di sensibilizzazione e divulgazione; di promozione dell'immagine di Andria, attraverso la riqualificazione territoriale e lo sviluppo turistico; di sensibilizzazione alle tematiche della sostenibilità energetica diffusa a tutti gli enti che agiscono sul territorio. Con questo ci inseriamo, perfettamente, nell'ambito europeo delle città sostenibili, diventando un modello positivo che può essere imitato dai paesi che devono ancora cogliere questa opportunità».