Vigilanza nelle campagne, più tecnologia al servizio della legge

All'escalation di furti nelle zone rurali, dopo l'allarme lanciato dalle associazioni di categoria

martedì 26 settembre 2017
L'impennata dei furti nelle campagne, sia alle strumentazioni agricole sia ai prodotti agroalimentari, pone nuovamente al centro del dibattito politico la sicurezza nelle zone rurali. Le associazioni di categoria, con in capo la Coldiretti che ha lanciato l'allarme, hanno richiesto alle Prefetture sul territorio un intervento per il pattugliamento delle aree più sensibili per contrastare il fenomeno quando sono in corso le campagne di raccolta di uva da tavola, da vino, mandorle e per quella olivicola oramai imminente. Ma a proporre una soluzione alternativa che non contempli l'utilizzo di ulteriori forze di polizia, già sotto organico per il controllo del territorio urbano, è il Movimento 5 Stelle.

"Una possibilità per garantire maggiore sicurezza e controllo nelle campagne può essere ottenuta tramite l'utilizzo della tecnologia - dichiara il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera - Attraverso un coordinamento, che può essere messo a punto anche dagli stessi Gruppi di Azione Locale (GAL) che raggruppano i singoli comuni in aree pressoché omogenee, si possono elaborare sinergie tra le guardie campestri, la polizia municipale e le molteplici vigilanze private a cui i singoli imprenditori agricoli, oramai esasperati, fanno sempre più affidamento erodendo ulteriormente i loro magri profitti.

Sembra qualcosa di avveniristico ma, in realtà, è più semplice di quanto si pensi: ad illustrare questa eventualità fu il professor Francesco Contò, ordinario di Economia Agraria presso l'Università di Foggia, durante il convegno sui GAL tenutosi lo scorso febbraio a Polignano a mare (BA). Attraverso l'utilizzo di telecamere, il coinvolgimento diretto dei residenti nelle zone rurali - prosegue il deputato 5 Stelle - nonché l'applicazione delle moderne tecnologie oramai alla portata di tutti e con l'Ente pubblico in grado di allestire una centrale operativa di controllo a far da coordinamento, si potrebbero porre le basi per un pattugliamento immediato ed efficiente delle campagne, senza per questo intaccare il lavoro delle forze dell'ordine ma fungendo da loro sentinella sul territorio ed evitando, al contempo - conclude Giuseppe L'Abbate (M5S) - inutili e faticose ronde che potrebbero sfociare in spiacevoli episodi che peggiorerebbero e complicherebbero gli scenari".