Videosorveglianza non funzionante nella Bat: interviene la Uil
Pugliese: "Opere incompiute, il grande problema della Regione"
lunedì 15 maggio 2017
A proposito della vicenda della videosorveglianza nei Comuni della provincia Bat interviene la Uil di Puglia e di Bari-Bat, che interesserà la propria Segreteria nazionale affinché si intervenga presso il Viminale.
E' quanto assicura il segretario generale, Aldo Pugliese, che non esita a definire paradossale la questione delle telecamere installate nelle città ma non funzionanti: "E' una vicenda che ha dell'incredibile - spiega - nonostante i soldi fin qui spesi e nonostante si tratti di un territorio che purtroppo offre molti spunti di cronaca. Noi stessi, come Uil, abbiamo denunciato più volte il bisogno e la necessità di garantire la sicurezza ai cittadini ed è fuori discussione che un efficiente sistema di videosorveglianza potrebbe contribuire a combattere una battaglia campale per lo sviluppo del territorio e per la qualità della vita da garantire ai residenti".
Per Pugliese è necessario che questa partita sia giocata a tutto campo dagli amministratori a supporto della Prefettura: "Se il problema è l'appalto per la manutenzione - prosegue il segretario - va affrontato e risolto. Se la questione è avere notizie dal Ministero dell'Interno, che si faccia il possibile, ciascuno per il proprio ruolo, per non lasciare isolato il territorio. Non ci sentiamo e non siamo i 'confini dell'impero', così come dobbiamo fare in modo che lo Stato non continui ad essere imbrigliato su se stesso. Altrimenti poi facciamo male a lamentarci quando si scopre che l'Italia in molti settori strategici, e la sicurezza lo è di sicuro, è fanalino di coda nelle graduatorie dell'Unione Europea".
Pugliese ricorda inoltre che purtroppo quello delle opere incompiute è uno dei grandi problemi della Puglia: "Basta guardare i dati sui Por - afferma - che sono stati spesi quasi al 100%, ma il paradosso è che aver speso, poi serve a poco o nulla se si è scelto di fare un investimento in un'opera che non funziona. Peraltro, crediamo sia abbastanza chiaro a tutti che tenere spente le telecamere non significa certo preservarle, ma piuttosto usurarle comunque. Non è pensabile dunque che gli sforzi economici non siano poi supportati dalla concretezza dei fatti. Ed è abbastanza paradossale che le istituzioni giochino a rincorrersi senza trovare una soluzione".
E' quanto assicura il segretario generale, Aldo Pugliese, che non esita a definire paradossale la questione delle telecamere installate nelle città ma non funzionanti: "E' una vicenda che ha dell'incredibile - spiega - nonostante i soldi fin qui spesi e nonostante si tratti di un territorio che purtroppo offre molti spunti di cronaca. Noi stessi, come Uil, abbiamo denunciato più volte il bisogno e la necessità di garantire la sicurezza ai cittadini ed è fuori discussione che un efficiente sistema di videosorveglianza potrebbe contribuire a combattere una battaglia campale per lo sviluppo del territorio e per la qualità della vita da garantire ai residenti".
Per Pugliese è necessario che questa partita sia giocata a tutto campo dagli amministratori a supporto della Prefettura: "Se il problema è l'appalto per la manutenzione - prosegue il segretario - va affrontato e risolto. Se la questione è avere notizie dal Ministero dell'Interno, che si faccia il possibile, ciascuno per il proprio ruolo, per non lasciare isolato il territorio. Non ci sentiamo e non siamo i 'confini dell'impero', così come dobbiamo fare in modo che lo Stato non continui ad essere imbrigliato su se stesso. Altrimenti poi facciamo male a lamentarci quando si scopre che l'Italia in molti settori strategici, e la sicurezza lo è di sicuro, è fanalino di coda nelle graduatorie dell'Unione Europea".
Pugliese ricorda inoltre che purtroppo quello delle opere incompiute è uno dei grandi problemi della Puglia: "Basta guardare i dati sui Por - afferma - che sono stati spesi quasi al 100%, ma il paradosso è che aver speso, poi serve a poco o nulla se si è scelto di fare un investimento in un'opera che non funziona. Peraltro, crediamo sia abbastanza chiaro a tutti che tenere spente le telecamere non significa certo preservarle, ma piuttosto usurarle comunque. Non è pensabile dunque che gli sforzi economici non siano poi supportati dalla concretezza dei fatti. Ed è abbastanza paradossale che le istituzioni giochino a rincorrersi senza trovare una soluzione".