Via Pellegrino Rossi: un'arteria disastrata dai lavori stradali
Una piccolissima strada centrale divenuta pericolosissima per auto e pedoni
giovedì 18 giugno 2015
9.52
Una strada disastrata dopo i lavori stradali che avrebbero dovuto sistemarla. Sembra un paradosso ma purtroppo non lo è. Via Pellegrino Rossi è una piccola arteria ricompresa tra via Bandiera e Moro e Via Vespucci a due passi dal comando di Polizia Locale di Andria ed in pieno centro cittadino. Per via dei sensi unici e dell'alta concentrazione di autovetture in centro, è un'arteria essenziale per la circolazione perchè in tanti preferiscono percorrerla più che arrivare sino alla più ampia via Ferrucci. Una cartina geografica ideale per inquadrare l'altissima importanza di questo piccolo lembo di città.
Nel 2007, dopo oltre 30 anni, l'allora amministrazione cittadina diede il via ai lavori di sistemazione di quell'intero quartiere cittadino centrale. Sistemazione di marciapiedi, banchine ed asfalto. Lavori previsti per un importo di oltre un milione di euro per l'intero quartiere definito "Ciambitto", appaltati per poco più di 700mila euro e durati due anni sino al mese di novembre 2009 data di consegna definitiva dopo diversi stop. Lavori che, tuttavia, i residenti ed i commercianti attendevano da tanti anni: «Ma quegli stessi lavori - come ci racconta la signora Annetta, residente 79enne di via Pellegrino Rossi - hanno subito diverse difficoltà e più volte abbiamo chiesto l'intervento di chi dirigeva i lavori». Alla base infiltrazioni d'acqua e pochissima aderenza delle nuove banchine posizionate. «Noi non siamo tecnici - ha detto ancora Annetta - ma quando vedi che per trent'anni il marciapiede seppur consumato e liscio non è disconnesso capisci che è stato messo in modo corretto. Quando, di contro, vedi che un marciapiede subito dopo esser stato posato comincia a cedere, capisci che qualcosa non va».
Ed in effetti il problema sta tutto lì: le nuove banchine ed in nuovi marciapiedi sono un pericolo costante. Dopo 6 anni dalla consegna dei lavori in via Pellegrino Rossi, ci sono state più cadute e lettere al comune, che in tutti i trent'anni precedenti. Nei giorni scorsi una nuova segnalazione: una giovane signora inciampa nelle basole disconnesse con ampio squilibrio ed intervento degli uffici competenti con la posa di una griglia di plastica arancione accompagnata da quattro piedi di ferro. Carreggiata ormai ridotta all'osso, autovetture che, difatto, hanno piegato con il passaggio quella segnalazione di pericolo oltre ad asfalto e basole ormai cedute anche in un altro punto con un nuovo gravissimo pericolo per pedoni ed autovetture. Insomma un pasticcio a cui sarà necessario immediatamente porre rimedio. Tutto questo è quello che resta evidente ma i residenti, anche delle altre arterie interessate da quei lavori come via Vespucci e via Bandiera e Moro, lamentano di aver avuto diversi problemi di infiltrazione d'acqua nelle cantine o nei garage. «Chiediamo solo che qualcuno si affacci per capire lo sfacelo che c'è qui - ha concluso Annetta - non si può permettere di lasciare che la situazione resti questa».
Nel 2007, dopo oltre 30 anni, l'allora amministrazione cittadina diede il via ai lavori di sistemazione di quell'intero quartiere cittadino centrale. Sistemazione di marciapiedi, banchine ed asfalto. Lavori previsti per un importo di oltre un milione di euro per l'intero quartiere definito "Ciambitto", appaltati per poco più di 700mila euro e durati due anni sino al mese di novembre 2009 data di consegna definitiva dopo diversi stop. Lavori che, tuttavia, i residenti ed i commercianti attendevano da tanti anni: «Ma quegli stessi lavori - come ci racconta la signora Annetta, residente 79enne di via Pellegrino Rossi - hanno subito diverse difficoltà e più volte abbiamo chiesto l'intervento di chi dirigeva i lavori». Alla base infiltrazioni d'acqua e pochissima aderenza delle nuove banchine posizionate. «Noi non siamo tecnici - ha detto ancora Annetta - ma quando vedi che per trent'anni il marciapiede seppur consumato e liscio non è disconnesso capisci che è stato messo in modo corretto. Quando, di contro, vedi che un marciapiede subito dopo esser stato posato comincia a cedere, capisci che qualcosa non va».
Ed in effetti il problema sta tutto lì: le nuove banchine ed in nuovi marciapiedi sono un pericolo costante. Dopo 6 anni dalla consegna dei lavori in via Pellegrino Rossi, ci sono state più cadute e lettere al comune, che in tutti i trent'anni precedenti. Nei giorni scorsi una nuova segnalazione: una giovane signora inciampa nelle basole disconnesse con ampio squilibrio ed intervento degli uffici competenti con la posa di una griglia di plastica arancione accompagnata da quattro piedi di ferro. Carreggiata ormai ridotta all'osso, autovetture che, difatto, hanno piegato con il passaggio quella segnalazione di pericolo oltre ad asfalto e basole ormai cedute anche in un altro punto con un nuovo gravissimo pericolo per pedoni ed autovetture. Insomma un pasticcio a cui sarà necessario immediatamente porre rimedio. Tutto questo è quello che resta evidente ma i residenti, anche delle altre arterie interessate da quei lavori come via Vespucci e via Bandiera e Moro, lamentano di aver avuto diversi problemi di infiltrazione d'acqua nelle cantine o nei garage. «Chiediamo solo che qualcuno si affacci per capire lo sfacelo che c'è qui - ha concluso Annetta - non si può permettere di lasciare che la situazione resti questa».