Via Carmine e Via Eritrea, due strade dimenticate
Petizione dei cittadini per il recupero dell'antica zona urbana
venerdì 3 luglio 2015
13.12
Dal 28 febbraio 2011, due strade della città di Andria, Via Carmine e Via Eritrea, sono state chiuse al traffico automobilistico in seguito ad un violento temporale che danneggiò il sottostante canale di scarico Ciappetta-Camaggio. La circolazione delle vetture fu successivamente ripristinata solo in via Carmine, mediante la costruzione di un ponte metallico, denominato Bailey, il cui canone di affitto risulta essere un costo fisso annuo per l'ente comunale di oltre 20mila euro. L'isolamento della zona ha causato la chiusura definitiva di numerose attività artigianali, commerciali e professionali, oltre al trasferimento di una banca. Perciò, mercoledì 1 luglio, è stata presentata una petizione sottoscritta da numerosi cittadini andriesi e finalizzata al ripristino ed alla valorizzazione delle suddette strade.
Il documento è stato inoltrato al sindaco di Andria, Nicola Giorgino, al Prefetto della provincia Bat, Clara Minerva, al presidente della provincia Bat, Francesco Spina, ed al vescovo della diocesi locale, Raffaele Calabro. «Siamo sicuri – dice il Prof. Riccardo Suriano, ideatore della petizione - che ne beneficeranno tutti: in primis gli abitanti ed i lavoratori del Centro Storico, di Andria Ovest e di Andria Sud, ma anche la Scuola Media "Mons. Di Donna", le antiche Chiese dell'Annunziata, della Madonna dell'Altomare e della Madonna del Carmine, con la sua magnifica scalinata in pietra tanto cara a Mons. Giuseppe Lanave, indimenticato Vescovo di Andria. Ne beneficeranno altre importanti istituzioni pubbliche presenti sul territorio, quali il Seminario vescovile, la Biblioteca diocesana "San Tommaso d'Aquino", l'Opera diocesana "Giovanni Paolo II", gli asili e le scuole materne».
Sarà possibile proseguire nella sottoscrizione della petizione recandosi in diversi punti commerciali della Città di Andria compresa la Biblioteca Diocesana "San Tommaso D'Aquino".
Il documento è stato inoltrato al sindaco di Andria, Nicola Giorgino, al Prefetto della provincia Bat, Clara Minerva, al presidente della provincia Bat, Francesco Spina, ed al vescovo della diocesi locale, Raffaele Calabro. «Siamo sicuri – dice il Prof. Riccardo Suriano, ideatore della petizione - che ne beneficeranno tutti: in primis gli abitanti ed i lavoratori del Centro Storico, di Andria Ovest e di Andria Sud, ma anche la Scuola Media "Mons. Di Donna", le antiche Chiese dell'Annunziata, della Madonna dell'Altomare e della Madonna del Carmine, con la sua magnifica scalinata in pietra tanto cara a Mons. Giuseppe Lanave, indimenticato Vescovo di Andria. Ne beneficeranno altre importanti istituzioni pubbliche presenti sul territorio, quali il Seminario vescovile, la Biblioteca diocesana "San Tommaso d'Aquino", l'Opera diocesana "Giovanni Paolo II", gli asili e le scuole materne».
Sarà possibile proseguire nella sottoscrizione della petizione recandosi in diversi punti commerciali della Città di Andria compresa la Biblioteca Diocesana "San Tommaso D'Aquino".