Verso la creazione dell'Agenzia emergenza urgenza, Emiliano: "Professionalizziamo il sistema"
E intanto Marmo critica la sua breve partecipazione alla riunione della Commissione Sanità
venerdì 9 novembre 2018
Sulla creazione del'Agenzia emergenza urgenza -AREU- in Puglia riunione ieri mattina della terza commissione consiliare regionale. A tal proposito ecco una dichiarazione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
"Si è riunita oggi (ieri per chi legge n.d.r.), la terza commissione consiliare con le audizioni sul nuovo sistema del 118, in particolare sull'AREU, l'Agenzia regionale di Emergenza Urgenza sulla quale stiamo lavorando. Attualmente il servizio di emergenza urgenza funziona abbastanza bene, con una serie di gruppi di volontari che vengono reclutati dalle ASL. Devo riconoscere che fino ad oggi hanno fatto davvero l'impossibile per farlo funzionare al meglio. Occorre però fare un salto di qualità perché la rete dell'emergenza urgenza è fondamentale per l'accesso all'ospedale nei casi in cui serve un'azione salvavita.
Il sistema del 118 deve aumentare la sua professionalità, gli infermieri, i medici, i soccorritori devono avere una capacità di addestramento molto superiore e, soprattutto, occorre una maggiore integrazione dell'ospedale con la rete dell'emergenza urgenza fatta da ambulanze e elicotteri che ormai hanno dispositivi paragonabili a quelli di un ospedale.
Per costruire una struttura che funzioni davvero al massimo delle possibilità serve professionalizzare il settore. Oggi purtroppo sia i medici che gli infermieri che i soccorritori lavorano con dei contratti non esclusivi, non sono dipendenti spesso della Pubblica amministrazione, fanno delle convenzioni, non hanno una specializzazione e una formazione continuamente migliorata.
Ecco perché noi vogliamo costruire l'AREU, l'azienda dell' emergenza urgenza della Regione Puglia. Solo in questo modo arriveremo a livelli di eccellenza che daranno ancora più senso al diritto alla salute dei pugliesi".
E a margine di questa audizione ecco una nota polemica del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.
"Toni trionfalistici del presidente Emiliano a margine della riunione della Commissione Sanità sulla sua Agenzia regionale di emergenza urgenza, quando la realtà è stata molto diversa: ha collezionato una mitragliata di critiche dalle persone audite questa mattina (ieri per chi legge n.d.r.). Forse non se ne è accorto? Era distratto? Affatto, perché anche oggi Emiliano ne ha fatta una delle sue: è arrivato in Commissione, salutato i presenti e poi è andato via per partecipare al taglio del nastro non di un'opera realizzata… ma di un cantiere! Una cosa ridicola anche solo a pensarla. Eppure, avrebbe fatto molto bene a restare, per registrare le valutazioni del mondo sanitario che noi, invece, abbiamo ascoltato. Con interesse ed attenzione, tanto che molte delle criticità segnalate le tradurremo in proposte emendative al testo redatto dal presidente. Perché questo è dare valore alle istituzioni e alla tanto sbandierata 'partecipazione', di cui Emiliano parla sempre ma che non applica mai. La prossima settimana inizierà il dibattito sul ddl e noi ci faremo sentire. Chissà, magari, se saremo fortunati, potremo riferire anche al presidente… sempre che non debba partecipare a qualche trasmissione televisiva o farsi immortalare dalle telecamere mentre taglia nastri di opere che non si sa quando saranno completate".
"Si è riunita oggi (ieri per chi legge n.d.r.), la terza commissione consiliare con le audizioni sul nuovo sistema del 118, in particolare sull'AREU, l'Agenzia regionale di Emergenza Urgenza sulla quale stiamo lavorando. Attualmente il servizio di emergenza urgenza funziona abbastanza bene, con una serie di gruppi di volontari che vengono reclutati dalle ASL. Devo riconoscere che fino ad oggi hanno fatto davvero l'impossibile per farlo funzionare al meglio. Occorre però fare un salto di qualità perché la rete dell'emergenza urgenza è fondamentale per l'accesso all'ospedale nei casi in cui serve un'azione salvavita.
Il sistema del 118 deve aumentare la sua professionalità, gli infermieri, i medici, i soccorritori devono avere una capacità di addestramento molto superiore e, soprattutto, occorre una maggiore integrazione dell'ospedale con la rete dell'emergenza urgenza fatta da ambulanze e elicotteri che ormai hanno dispositivi paragonabili a quelli di un ospedale.
Per costruire una struttura che funzioni davvero al massimo delle possibilità serve professionalizzare il settore. Oggi purtroppo sia i medici che gli infermieri che i soccorritori lavorano con dei contratti non esclusivi, non sono dipendenti spesso della Pubblica amministrazione, fanno delle convenzioni, non hanno una specializzazione e una formazione continuamente migliorata.
Ecco perché noi vogliamo costruire l'AREU, l'azienda dell' emergenza urgenza della Regione Puglia. Solo in questo modo arriveremo a livelli di eccellenza che daranno ancora più senso al diritto alla salute dei pugliesi".
E a margine di questa audizione ecco una nota polemica del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.
"Toni trionfalistici del presidente Emiliano a margine della riunione della Commissione Sanità sulla sua Agenzia regionale di emergenza urgenza, quando la realtà è stata molto diversa: ha collezionato una mitragliata di critiche dalle persone audite questa mattina (ieri per chi legge n.d.r.). Forse non se ne è accorto? Era distratto? Affatto, perché anche oggi Emiliano ne ha fatta una delle sue: è arrivato in Commissione, salutato i presenti e poi è andato via per partecipare al taglio del nastro non di un'opera realizzata… ma di un cantiere! Una cosa ridicola anche solo a pensarla. Eppure, avrebbe fatto molto bene a restare, per registrare le valutazioni del mondo sanitario che noi, invece, abbiamo ascoltato. Con interesse ed attenzione, tanto che molte delle criticità segnalate le tradurremo in proposte emendative al testo redatto dal presidente. Perché questo è dare valore alle istituzioni e alla tanto sbandierata 'partecipazione', di cui Emiliano parla sempre ma che non applica mai. La prossima settimana inizierà il dibattito sul ddl e noi ci faremo sentire. Chissà, magari, se saremo fortunati, potremo riferire anche al presidente… sempre che non debba partecipare a qualche trasmissione televisiva o farsi immortalare dalle telecamere mentre taglia nastri di opere che non si sa quando saranno completate".