Vaccini facoltativi, Delvecchio: «Bat con percentuale più bassa della Puglia»
Il presidente dell'Ordine dei medici della Bat: «E'necessario sensibilizzare»
mercoledì 19 ottobre 2016
Percentuali di vaccinazione molto basse in Puglia, non fa differenza la Bat. Anzi, i numeri che si registrano nella nuova provincia sono i più bassi della Regione. Si tratta dei vaccini facoltativi, come l'antinfluenzale per esempio. A fornire il dato è il presidente dell'Ordine dei medici provinciale, Benedetto Delvecchio, che parla della necessità di "dover trovare assolutamente un rimedio" chiamando a raccolta i medici del territorio soprattutto quelli che sono "a diretto contatto con la gente come i medici di famiglia".
«È necessario sensibilizzare alla vaccinazione – spiega Delvecchio – ed è compito nostro dire ai pazienti che la vaccinazione è assolutamente innocua, un fatto dimostrato da una marea di studi».
Alla vigilia dell'avvio della campagna di somministrazione del vaccino antinfluenzale nel territorio, partita già nel Lazio e che a poco alla volta coinvolgerà tutte le regioni, il dott. Delvecchio parla della possibilità di «avere una variabilità del virus antinfluenzale tale da darci più problemi di quelli del passato. Ma attenzione – avverte – è solo una previsione, nessun allarmismo. Aspettiamo e vediamo, posto che abbiamo tutti gli strumenti per difenderci».
Per quanto riguarda il picco, non ci dovrebbero essere variazioni di natura stagionale rispetto agli anni scorsi. «Al sud generalmente il picco arriva tra gennaio e febbraio", chiarisce il presidente dell'Ordine dei medici della Bat. " In questo periodo stiamo registrando una marea di episodi di natura virale ma non è influenza».
«È necessario sensibilizzare alla vaccinazione – spiega Delvecchio – ed è compito nostro dire ai pazienti che la vaccinazione è assolutamente innocua, un fatto dimostrato da una marea di studi».
Alla vigilia dell'avvio della campagna di somministrazione del vaccino antinfluenzale nel territorio, partita già nel Lazio e che a poco alla volta coinvolgerà tutte le regioni, il dott. Delvecchio parla della possibilità di «avere una variabilità del virus antinfluenzale tale da darci più problemi di quelli del passato. Ma attenzione – avverte – è solo una previsione, nessun allarmismo. Aspettiamo e vediamo, posto che abbiamo tutti gli strumenti per difenderci».
Per quanto riguarda il picco, non ci dovrebbero essere variazioni di natura stagionale rispetto agli anni scorsi. «Al sud generalmente il picco arriva tra gennaio e febbraio", chiarisce il presidente dell'Ordine dei medici della Bat. " In questo periodo stiamo registrando una marea di episodi di natura virale ma non è influenza».