Uomini in piazza: con loro anche i figli di Vincenza Angrisano
In piazza con una benda sulla bocca e le mani annodate da una corda
giovedì 7 dicembre 2023
8.20
Uomini in piazza, ieri sera, 6 dicembre, ad Andria sono scesi, nel cuore della città, piazza Catuma, per manifestare contro la violenza di genere.
L'iniziativa è nata spontaneamente da un piccolo gruppo di amici che hanno deciso di organizzare il raduno, subito dopo la morte di Vincenza Angrisano, uccisa dal marito nei giorni scorsi. Sul posto presente un folto gruppo di uomini decisi a manifestare in silenzio la propria presenza per dire NO alla violenza sulle donne.
Vincenza Angrisano, 42 anni, è stata uccisa dal marito che non accettava la separazione. Prima le urla e i litigi continui e poi un pugnale, sferrato da mani violenti. «Sono stati i due simboli che i partecipanti hanno voluto rappresentare indossando una benda che copriva la bocca e un'altra che legava i polsi. A significare che le parole feriscono, avvelenano, uccidono al pari delle mani, che vanno tenute legate quando non si è più in grado di elaborare le emozioni o la frustrazione» spiegano gli organizzatori.
Alle donne, che erano presenti dapprima ai margini e poi al centro della folla di uomini che si era formata in piazza, è stato donato un fiore con una semplice parola :"scusa".
Gli organizzatori, tre semplici cittadini andriesi, Domenico Lattanzio, Ninni Inchingolo e Dino Leonetti sono stati felici nel vedere la presenza di tante persone ed in particolare di due bambini, i figli della signora uccisa, accompagnati dai loro parenti.
«Erano lì anche loro. E' stato spiegato che gli uomini sanno imparare a usare la bocca e le mani per manifestare benevolenza e dolcezza» concludono.
Presente anche la sindaca di Andria, Giovanna Bruno, con Patrizia Lomuscio, presidente Centro Antiviolenza "RiscoprirSi.
L'iniziativa è nata spontaneamente da un piccolo gruppo di amici che hanno deciso di organizzare il raduno, subito dopo la morte di Vincenza Angrisano, uccisa dal marito nei giorni scorsi. Sul posto presente un folto gruppo di uomini decisi a manifestare in silenzio la propria presenza per dire NO alla violenza sulle donne.
Vincenza Angrisano, 42 anni, è stata uccisa dal marito che non accettava la separazione. Prima le urla e i litigi continui e poi un pugnale, sferrato da mani violenti. «Sono stati i due simboli che i partecipanti hanno voluto rappresentare indossando una benda che copriva la bocca e un'altra che legava i polsi. A significare che le parole feriscono, avvelenano, uccidono al pari delle mani, che vanno tenute legate quando non si è più in grado di elaborare le emozioni o la frustrazione» spiegano gli organizzatori.
Alle donne, che erano presenti dapprima ai margini e poi al centro della folla di uomini che si era formata in piazza, è stato donato un fiore con una semplice parola :"scusa".
Gli organizzatori, tre semplici cittadini andriesi, Domenico Lattanzio, Ninni Inchingolo e Dino Leonetti sono stati felici nel vedere la presenza di tante persone ed in particolare di due bambini, i figli della signora uccisa, accompagnati dai loro parenti.
«Erano lì anche loro. E' stato spiegato che gli uomini sanno imparare a usare la bocca e le mani per manifestare benevolenza e dolcezza» concludono.
Presente anche la sindaca di Andria, Giovanna Bruno, con Patrizia Lomuscio, presidente Centro Antiviolenza "RiscoprirSi.