Uno spettacolo teatrale a conclusione dell’XI Settimana Biblica Diocesana
Appuntamento in programma sabato 16 e domenica 17 marzo presso l’Oratorio “S. Annibale Maria di Francia”
venerdì 15 marzo 2019
07.00
La Settimana Biblica Diocesana si sta confermando come uno degli appuntamenti più sentiti e partecipati dalla comunità diocesana. Le prime tre serate hanno infatti visto la partecipazione silenziosa e attenta di tantissime persone. L'evento, promosso dall'ufficio catechistico diocesano, è dedicato al tema dei giovani nella Bibbia.
I relatori che si sono succeduti si sono soffermati su alcune figure giovanili presenti nella Bibbia, sottolineando in particolare il loro rapporto con le figure adulte.
Nella prima serata Padre Giulio Michelini, dopo la presentazione di figure di giovani dell'Antico e del Nuovo Testamento, ha concluso il suo intervento affermando che "i giovani vanno da noi adulti ascoltati, incoraggiati e amati". Nella serata successiva la prof.ssa Rosanna Virgili ha evidenziato che l'amore di Gesù per il giovane discepolo Giovanni come per gli altri discepoli è stato un amore senza fine. "Con la nostra vita - ha affermato la Virgili - dobbiamo insegnare ai giovani che il tempo dell'amore è per sempre e che non si può crescere senza amore. Diversamente condanniamo i nostri ragazzi alla solitudine". Nella terza serata, che si è tenuta ieri sera, Suor Grazia Papola si è soffermata sulla storia di Giuseppe e dei suoi fratelli sottolineando il ruolo importante del padre Giacobbe. La figura di Giuseppe è stata tratteggiata attorno al nucleo dei sogni e dei desideri. "Ogni giovane – ha affermato Suor Papola, aiutato dagli adulti, deve compiere il proprio cammino di discernimento affinché le sue scelte possano coincidere con i desideri più autentici del proprio cuore".
La Bibbia ci è così apparsa come un libro giovane che parla di giovani ma soprattutto che parla ai giovani e agli adulti indicando a questi ultimi gli atteggiamenti idonei per porsi, da adulti, accanto ai giovani.
L'XI Settimana Biblica Diocesana si concluderà con lo spettacolo teatrale, "Parabole di un clown (…e Dio nei cieli ride)", che si terrà sia sabato 16 che domenica 17 marzo alle ore 20.00, con ingresso gratuito, presso l'Oratorio S. Annibale Maria di Francia (via Alpi – Andria).
Al linguaggio teatrale viene affidato il compito di narrare la bellezza della fede.
Lo spettacolo, condotto con maestria dalla verve, comica e malinconica di Bruno Nataloni, ben supportato dalle musiche dal vivo e dall'attenta regia di Umberto Zanoletti, è la storia esilarante di un rocambolesco viaggio generazionale in Cinquecento di un nonno, un tempo clown in un circo, e Stefano suo nipote, quarantenne in crisi alle prese con i suoi irrisolti problemi di "eterno ragazzo". Il viaggio segue un itinerario non dettato dalla fretta, o dalla prudenza, bensì, passando dai luoghi dove il nonno ha ricevuto i sacramenti, racconta le tappe di un cammino di fede. Un viaggio pertanto nel tempo: dal presente fino ad arrivare al giorno in cui è diventato cristiano ricevendo il battesimo. Le vicende che il nonno racconta scaturiscono da una vita che ha le caratteristiche di un ex clown, specchiandosi però nelle pagine della Bibbia, diventano occasioni inaspettate non solo per riflettere ma anche per commuoversi e sorridere. Lo spettacolo è risultato vincitore nel 2011 al Festival "I teatri del Sacro".
I relatori che si sono succeduti si sono soffermati su alcune figure giovanili presenti nella Bibbia, sottolineando in particolare il loro rapporto con le figure adulte.
Nella prima serata Padre Giulio Michelini, dopo la presentazione di figure di giovani dell'Antico e del Nuovo Testamento, ha concluso il suo intervento affermando che "i giovani vanno da noi adulti ascoltati, incoraggiati e amati". Nella serata successiva la prof.ssa Rosanna Virgili ha evidenziato che l'amore di Gesù per il giovane discepolo Giovanni come per gli altri discepoli è stato un amore senza fine. "Con la nostra vita - ha affermato la Virgili - dobbiamo insegnare ai giovani che il tempo dell'amore è per sempre e che non si può crescere senza amore. Diversamente condanniamo i nostri ragazzi alla solitudine". Nella terza serata, che si è tenuta ieri sera, Suor Grazia Papola si è soffermata sulla storia di Giuseppe e dei suoi fratelli sottolineando il ruolo importante del padre Giacobbe. La figura di Giuseppe è stata tratteggiata attorno al nucleo dei sogni e dei desideri. "Ogni giovane – ha affermato Suor Papola, aiutato dagli adulti, deve compiere il proprio cammino di discernimento affinché le sue scelte possano coincidere con i desideri più autentici del proprio cuore".
La Bibbia ci è così apparsa come un libro giovane che parla di giovani ma soprattutto che parla ai giovani e agli adulti indicando a questi ultimi gli atteggiamenti idonei per porsi, da adulti, accanto ai giovani.
L'XI Settimana Biblica Diocesana si concluderà con lo spettacolo teatrale, "Parabole di un clown (…e Dio nei cieli ride)", che si terrà sia sabato 16 che domenica 17 marzo alle ore 20.00, con ingresso gratuito, presso l'Oratorio S. Annibale Maria di Francia (via Alpi – Andria).
Al linguaggio teatrale viene affidato il compito di narrare la bellezza della fede.
Lo spettacolo, condotto con maestria dalla verve, comica e malinconica di Bruno Nataloni, ben supportato dalle musiche dal vivo e dall'attenta regia di Umberto Zanoletti, è la storia esilarante di un rocambolesco viaggio generazionale in Cinquecento di un nonno, un tempo clown in un circo, e Stefano suo nipote, quarantenne in crisi alle prese con i suoi irrisolti problemi di "eterno ragazzo". Il viaggio segue un itinerario non dettato dalla fretta, o dalla prudenza, bensì, passando dai luoghi dove il nonno ha ricevuto i sacramenti, racconta le tappe di un cammino di fede. Un viaggio pertanto nel tempo: dal presente fino ad arrivare al giorno in cui è diventato cristiano ricevendo il battesimo. Le vicende che il nonno racconta scaturiscono da una vita che ha le caratteristiche di un ex clown, specchiandosi però nelle pagine della Bibbia, diventano occasioni inaspettate non solo per riflettere ma anche per commuoversi e sorridere. Lo spettacolo è risultato vincitore nel 2011 al Festival "I teatri del Sacro".