Unimpresa BAT, Montarulli: «Assurda la tassa sulle imprese morte»

L'associazione di categoria si rivolge al Comune per togliere il balzello

sabato 13 dicembre 2014 3.40
A cura di Stefano Massaro
«E' assurda una tassa da 50 euro per le imprese morte, in pratica per la cessazione dell'attività. La nostra richiesta di abolizione al Comune di Andria è del 13 gennaio scorso ma non abbiamo avuto risposta». E' questa in sintesi la denuncia di Savino Montaruli, Presidente di Unimpresa BAT, contro la Deliberazione della Giunta Comunale n. 270 dell'8 novembre 2013: «Avevamo scritto al Sindaco, ed ai dirigenti e funzionari affinché fosse revisionata mediante la soppressione di alcune voci di entrata che colpivano e colpiscono pesantemente le piccole imprese in fortissima crisi e a rischio estinzione - ha detto Montaruli - con quella deliberazione venivano determinate le tariffe per l'anno 2013 (ma ancora vigenti nel corrente anno), da applicarsi ai servizi pubblici a domanda individuale. Un'operazione puramente "finanziaria" sganciata da qualsiasi intervento in termini di servizio reso alle imprese visto che le pratiche vengono già istruite alla fonte, vengono consegnate a mano all'Ufficio Protocollo. Diritti di Segreteria quindi camuffati da balzello per far cassa ai danni delle piccolissime imprese che non possono neanche più permettersi di chiudere perché, ad Andria, costa tanto anche morire».

Lo stesso Montaruli ricorda un caso pratico appena successo: «E' il caso di Maria, giovane imprenditrice andriese che ha dovuto chiudere la propria attività di commercio di frutta e verdura dopo soli due mesi dall'avvio a causa di una concorrenza sleale e sfrenata praticata dal dilagante fenomeno dell'abusivismo commerciale, quello che ci fa ammalare anche di cancro perché vende la frutta e la verdura sull'asfalto sotto i tubi di scarico dei veicoli a motore inquinanti e delle vendite incontrollate ma anche a causa di una crisi profonda che sta ingenerando un clima di fortissima tensione anche tra le Categorie stesse con ricavi ridotti ai minimi storici a causa del calo delle vendite e della disseminazione eccessiva del commercio in assenza di qualsiasi minima forma di programmazione economica e strategica nella città di Andria. Pagare 50 euro per Diritti di Segreteria che gravano "sulle imprese morte" è un oltraggio quindi una misura deplorevole che mina ancor di più il già fragilissimo equilibrio tra il mondo istituzionale e le imprese quindi i cittadini».

Poi l'appello: «Non sappiamo quanto ancora durerà la discussione sulla nostra richiesta di soppressione di quel balzello - ha concluso Montaruli - così come crediamo che non aver dato sinora una risposta ufficiale sia un gravissimo atto di omissione perseguibile per legge ma sappiamo per certo che in tutti questi lunghi mesi dalla nostra richiesta, di imprese ad Andria ne sono morte tante e le Maria deluse sono molte di più. In soli 11 mesi "vendute" undicimila marche da parte dell'Ufficio Economato di Andria. Un bell'affare pagato dai contribuenti».