Unimpresa Bat: "Misteri sulla chiusura Camera di Commercio"

Mancano le modalità e i nomi dei partecipanti della votazione

venerdì 19 maggio 2017
"Una decisione calata dall’alto che non va giù agli andriesi che, tramite le loro associazioni e la consulta comunale, continuano a dissentire".

Queste le parole di Unimpresa Bat a proposito della chiusura dello sportello decentrato della Camera di Commercio ad Andria, a partire dal prossimo 1° luglio; una decisione assunta dalla Giunta della Camera di Commercio di Bari con Deliberazione di Giunta nr. 8 del 13 marzo 2017, al cui proposito Unimpresa Bat afferma: "Proprio alcuni degli addetti ai lavori facenti parte della Giunta e del Consiglio camerale hanno tenuto taciuta al territorio ed alla città di Andria: il mistero s'’infittisce. A fronte della chiusura dello sportello di Andria vengono mantenuti attivi quelli di Barletta, di Monopoli e di Gioia del Colle.

La decisione non è attribuibile ad una questione economica in quanto la Giunta, che ha deciso di sopprimere re lo sportello ad Andria, ha continuato negli anni (con modi e formule discutibili) ad elargire generosamente enormi quantità di denaro ad associazioni e addirittura a società di capitali ad esse riconducibili. Altro mistero sulla deliberazione di soppressione è la mancanza di nomi dei presenti alla seduta e delle modalità di votazione", conclude Unimpresa Bat.

Una vicenda che adesso inizia ad assumere i contorni di un giallo, tenuto conto che il canone di locazione di questo locale era pagato ormai da decenni dal Comune di Andria. Alla Camere di Commercio spettavano solo gli stipendi dei propri dipendenti dislocati ad Andria, ampiamente coperti dalle tasse che annualmente artigiani, commercianti e liberi professionisti pagato all'Ente camerale barese.