Targa per Paola Clemente, De Leonardis (Cgil): «È per tutte le vittime del lavoro»

Ricordata la bracciante tarantina morta l'anno scorso ad Andria

martedì 11 ottobre 2016 11.30
«Una targa per non dimenticare ciò che è successo l'anno scorso, ma anche per non dimenticare le vittime del lavoro». Lo ha detto Giuseppe De Leonardis, segretario generale della Cgil Bat e segretario regionale della Flai Cgil, oggi nella sede della Camera del Lavoro ad Andria, dove è stata scoperta una targa in memoria di Paola Clemente, la bracciante agricola di San Giorgio Jonico morta il 13 luglio 2015 mentre era al lavoro nelle campagne di Andria, sotto un tendone, impegnata nell'acinellatura dell'uva.

«Non a caso - ha proseguito De Leonardis - abbiamo voluto dedicare questa iniziativa a Jerry Essan Masslo, che nell'89 fu ammazzato dalla camorra perché si batteva per i diritti dell'integrazione e contro tutte le forme di schiavitù. Con l'iniziativa di oggi abbiamo voluto ricostruire cronologicamente una storia di schiavitù che continua. Paola Clemente veniva da Taranto (3 ore tra andata e ritorno) e svolgeva - ha ricordato il sindacalista - pesanti orari di lavoro che andavano oltre quelli contrattuali, in condizioni bestiali, con più di 41 gradi. L'impegno non è solamente nelle rievocazione, queste iniziative servono a prendere coscienza, a creare sensibilità nell'opinione pubblica - ha sottolineato - ma anche per tentare di portare a casa un provvedimento legislativo, una legge che condanni schiavitù e sfruttamento ma che al tempo stesso valorizzi l'impresa».

Secondo De Leonardis «dal 2015, non è cambiato assolutamente nulla, il caporalato imperversa, non c'è una legge in merito». «La nostra denuncia - ha spiegato - parte da dati incofutabili: il Ministero del Lavoro l'anno scorso ha accertato che il 58% delle ispezioni fatte in Puglia hanno fatto emergere situazioni di illegalità, di cui l'80 % per lavoro nero. Più del 40% delle aziende cercano di stare nelle regole. Noi auspichiamo l'aiuto non solo l'aiuto dello Stato, ma anche delle imprese perché facciano battaglie con noi per valorizzare la qualità del lavoro».

Alla cerimonia hanno partecipato anche Felice Pelagio, segretario generale Flai Cgil Bat, e Assunta Urselli, segretario generale Flai Cgil Taranto, il sindaco della città di Andria, Nicola Giorgino, e soprattutto Salvatore Arcuri, marito di Paola Clemente, insieme a Pasquale Chieco, legale della famiglia.

«Non cerco vendetta per quello che è successo - ha detto Salvatore Arcuri - voglio semplicemente che ci sia giustizia e verità sul caso di mia moglie. Dal 2015 è cambiato tutto, c'è un vuoto incolmabile. Paola era una grande lavoratrice, si alzava ogni mattina alle 2 meno dieci per andare a lavorare. Io chiedo che questa manifestazione sia non solo un ricordo ma porti anche un cambiamento. Ci sono molti lavoratori che soffrono. Non solo persone di colore, ma anche molti italiani - ha concluso - in condizioni di totale sfruttamento».

Hanno partecipato anche i rappresentanti di alcune associazioni e movimenti impegnati nella lotta per l'affermazione della legalità e il rispetto dei diritti.

Targa per Paola Clemente: cerimonia nella Camera di Lavoro
Targa per Paola Clemente: cerimonia nella Camera di Lavoro
Targa per Paola Clemente: cerimonia nella Camera di Lavoro
Targa per Paola Clemente: cerimonia nella Camera di Lavoro
Targa per Paola Clemente: cerimonia nella Camera di Lavoro
Targa per Paola Clemente: cerimonia nella Camera di Lavoro
Targa per Paola Clemente: cerimonia nella Camera di Lavoro
Targa per Paola Clemente: cerimonia nella Camera di Lavoro