Ad Andria una marcia silenziosa a sostegno dei migranti
Tucci (AI) : «Necessario tutelare il diritto di tutti i popoli ai corridoi umanitari»
sabato 12 settembre 2015
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E' partita alle 19.30 di questa sera la marcia silenziosa di circa un centinaio di donne e uomini scalzi, finalizzata a promuovere il cambiamento globale delle politiche migratorie. L'iniziativa, in programma anche in altre città italiane, è stata organizzata da un Comitato Promotore, formato da Ninni Inchingolo, Domenico Ruggiero, Angela Ciciriello e Filippo Tucci, con il supporto di Amnesty International, Avvocato di Strada, Centro Antiviolenza Riscoprirsi, Cgil Bat, Cooperativa Sociale Trifoglio, Partito di Alternativa Comunista e Associazione culturale Costruiamo il futuro. Hanno preso parte al corteo anche alcuni esponenti della politica locale, tra i quali il consigliere regionale Sabino Zinni ed il consigliere comunale Lorenzo Marchio, inoltre era presente Dino Leonetti, rappresentante della Onlus Onda d'Urto.
La marcia ha preso il via da piazza Catuma ed è transitata da Palazzo di Città e da piazza Duomo, per poi terminare nel luogo di partenza. Lo scopo della manifestazione è stato quello di sensibilizzare la cittadinanza andriese sul valore dell'accoglienza di migliaia di stranieri che fuggono quotidianamente dalle ancora numerose situazioni di guerra, fame e discriminazione religiosa. «Noi sappiamo – ha dichiarato Marcello Tucci, rappresentante di Amnesty International - che non è affatto semplice risolvere i problemi legati ai flussi migratori, ma sicuramente si può fare di più. E' fondamentale tutelare il diritto ai corridoi umanitari per tutte le persone che vivono in situazioni di forte disagio economico, religioso, sociale o politico. Risulta necessario adoperarsi per smantellare tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti, a favore di un sistema di asilo più appropriato, che superi definitivamente l'inaccettabile regolamento di Dublino». Deciso anche l'intervento di Angela Ciciriello, membro del Comitato Promotore: «Respingendo l'arrivo di queste persone non facciamo altro che diventare complici di un genocidio. Bisogna adoperarsi affinché queste morti in mare cessino e non vengano chiuse le frontiere europee. Non si può far finta di nulla davanti a questa emergenza umanitaria internazionale».
La marcia ha preso il via da piazza Catuma ed è transitata da Palazzo di Città e da piazza Duomo, per poi terminare nel luogo di partenza. Lo scopo della manifestazione è stato quello di sensibilizzare la cittadinanza andriese sul valore dell'accoglienza di migliaia di stranieri che fuggono quotidianamente dalle ancora numerose situazioni di guerra, fame e discriminazione religiosa. «Noi sappiamo – ha dichiarato Marcello Tucci, rappresentante di Amnesty International - che non è affatto semplice risolvere i problemi legati ai flussi migratori, ma sicuramente si può fare di più. E' fondamentale tutelare il diritto ai corridoi umanitari per tutte le persone che vivono in situazioni di forte disagio economico, religioso, sociale o politico. Risulta necessario adoperarsi per smantellare tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti, a favore di un sistema di asilo più appropriato, che superi definitivamente l'inaccettabile regolamento di Dublino». Deciso anche l'intervento di Angela Ciciriello, membro del Comitato Promotore: «Respingendo l'arrivo di queste persone non facciamo altro che diventare complici di un genocidio. Bisogna adoperarsi affinché queste morti in mare cessino e non vengano chiuse le frontiere europee. Non si può far finta di nulla davanti a questa emergenza umanitaria internazionale».