Un tesoro nascosto nel Museo dei Vescovi di Canosa
All'interno anche una mostra di monete della famiglia Mancini di Andria
domenica 28 dicembre 2014
21.02
Entrare in un luogo dalla valenza storica enorme, entrare soprattutto in un luogo a pochi chilometri da casa che contiene un tesoro di inestimabile valore. E' la piacevole scoperta effettuata nella Città di Canosa dove dal novembre del 2013 è stato inaugurato il Museo dei Vescovi all'interno del Palazzo ottocentesco Fracchiolla-Minerva in pieno centro e ad un passo dalla Cattedrale di San Sabino. Una scoperta perchè in questo periodo dicembrino vi è una mostra intitolata "Le monete di un Regno dal Governo di Napoli a Vittorio Emanuele II", una mostra che conta 73 monete antiche, una piccola parte delle oltre 3mila monete donate dagli Eredi Mancini, una famiglia andriese, alla Fondazione Archeologica Canosina per fare in modo che venissero catalogate e successivamente mostrate. Una scoperta perchè la mostra delle monete è semplicemente una scusa per visitare un museo diviso in due parti, un museo dinamico che mette in mostra i tantissimi tesori conservati nella Cattedrale canosina, un museo che permette di rivivere una sorta di percorso circolare a partire da San Sabino sino a giungere a Mons. Francesco Minerva passando per due ali distinte della struttura ed un appartamento intatto di fine '800. Un gioiello che la Diocesi, con il Direttore Mons. Felice Bacco ed uno staff preparatissimo, cura con molta attenzione e che in un solo anno di attività ha già potuto contare su circa 20mila visitatori giunti da ogni parte del mondo.
Nello speciale realizzato per VivaSveva24, all'interno del Museo dei Vescovi, Sandro Sardella, archeologo e curatore del museo stesso, ci guida in un breve viaggio diviso in due distinte parti nel quale è possibile ritrovare un pezzettino dei tesori contenuti. Un assaggio per comprendere sin da vicino l'altissimo valore culturale e storico di questa struttura a pochi chilometri da casa: «Il Museo di Vescovi è una realtà giovane - ci dice Sandro Sardella - La struttura fisica è del 1830 ma il Museo ha avuto avvio nel novembre del 2013. Obiettivo primario è stato quello di costruire un percorso per rievocare la storia della Città di Canosa e del territorio più in generale oltre che della nostra Diocesi. Questo è stato il chiaro intendimento di Mons. Francesco Minerva che ha inteso donare questo palazzo nell'atto testamentale proprio con questo scopo». Il Museo è aperto dal martedì al sabato dalle 09:30 alle 12:00 oltre che la domenica dalle 19:30 alle 22:00. Informazioni sulla pagina Facebook o sul sito www.museodeivescovi.com. Buona visione.
Nello speciale realizzato per VivaSveva24, all'interno del Museo dei Vescovi, Sandro Sardella, archeologo e curatore del museo stesso, ci guida in un breve viaggio diviso in due distinte parti nel quale è possibile ritrovare un pezzettino dei tesori contenuti. Un assaggio per comprendere sin da vicino l'altissimo valore culturale e storico di questa struttura a pochi chilometri da casa: «Il Museo di Vescovi è una realtà giovane - ci dice Sandro Sardella - La struttura fisica è del 1830 ma il Museo ha avuto avvio nel novembre del 2013. Obiettivo primario è stato quello di costruire un percorso per rievocare la storia della Città di Canosa e del territorio più in generale oltre che della nostra Diocesi. Questo è stato il chiaro intendimento di Mons. Francesco Minerva che ha inteso donare questo palazzo nell'atto testamentale proprio con questo scopo». Il Museo è aperto dal martedì al sabato dalle 09:30 alle 12:00 oltre che la domenica dalle 19:30 alle 22:00. Informazioni sulla pagina Facebook o sul sito www.museodeivescovi.com. Buona visione.