Un talento andriese verso l’Olimpo della Moda
La "Crepa" l'intuizione di Vincenzo Civita in arte Johnny Valter Vi
lunedì 15 settembre 2014
La crepa, quiete e tempesta, rottura e ripresa, come idea per creare abiti. E' l'intuizione dell'andriese Vincenzo Civita, in arte Johnny Valter Vi, giovanissima promessa della moda. Un talento vero, idee chiare, la volontà di sfondare in un mondo insidioso e complicato e la consapevolezza che la strada è solamente all'inizio. Nel Chiostro di San Francesco, ad Andria, vi è stato il debutto assoluto, con I think like, la sua prima collezione "Primavera – Estate 2015".
Scelte minimal per creare suggestioni apprezzate, dalla musica all'illuminazione, dalla coreografia alla scenografia, per assecondare una regia che ha voluto concentrare l'attenzione sulle creazioni dell'artista. Uno staff giovane e tutto andriese ha seguito le indicazioni di Johnny, che ha chiesto a modelle e modelli di restare immobili come manichini in una location di per sé solenne, per consentire ai visitatori di apprezzare la linearità e la pulizia dei capi disegnati per l'occasione, privi di cuciture, monocromatici, impreziositi dal disegno di una crepa esposto in maniera differente su ciascun abito indossato. Johnny Valter Vi propone uno stile assai personale, adatto al quotidiano, alla portata di tutti e di forte tendenza. Il tratto delle creazioni è semplice, ma per nulla banale; i colori si offrono a contrasti decisi; per i tessuti, solo fibre naturali, come lino e cotone; modelle e modelli scalzi, un nastro adesivo nero a riprodurre ipotetici calzari o virtuali monili. Nulla è lasciato al caso, tutto nasce dall'intuito e dall'istinto. «Ogni elemento – spiega lo stilista – è calibrato per rappresentare la mia personalità».
Vincenzo ha appena 21 anni. Ha concluso con il massimo dei voti il primo anno all'Accademia di Moda Marangoni di Milano, dove studia Fashion design, e ha due modelli di riferimento: il tarantino Riccardo Tisci, stilista di Givenchy, «per la sua idea di abbigliamento», e Yves Saint Laurent, «per il coraggio delle sue scelte di vita». Collabora con alcune riviste online di moda, per le quali ha già seguito sfilate a Parigi e a Milano, e adesso – seguito da papà Gianni – si prepara a depositare la firma, con l'obiettivo di farne una griffe. Nel frattempo, continuerà a studiare e a cimentarsi con idee, ricerche di tendenza, disegni e cartamodelli per affinare l'identità e affermare un progetto che già alla prima "uscita" ha registrato un successo inaspettato in termini di presenze. Non solo amici e parenti: anche tanti curiosi e diversi commercianti del settore, che hanno già avvicinato l'originale stilista per chiedergli di esporre qualcuna delle sue creazioni nei propri esercizi.
Scelte minimal per creare suggestioni apprezzate, dalla musica all'illuminazione, dalla coreografia alla scenografia, per assecondare una regia che ha voluto concentrare l'attenzione sulle creazioni dell'artista. Uno staff giovane e tutto andriese ha seguito le indicazioni di Johnny, che ha chiesto a modelle e modelli di restare immobili come manichini in una location di per sé solenne, per consentire ai visitatori di apprezzare la linearità e la pulizia dei capi disegnati per l'occasione, privi di cuciture, monocromatici, impreziositi dal disegno di una crepa esposto in maniera differente su ciascun abito indossato. Johnny Valter Vi propone uno stile assai personale, adatto al quotidiano, alla portata di tutti e di forte tendenza. Il tratto delle creazioni è semplice, ma per nulla banale; i colori si offrono a contrasti decisi; per i tessuti, solo fibre naturali, come lino e cotone; modelle e modelli scalzi, un nastro adesivo nero a riprodurre ipotetici calzari o virtuali monili. Nulla è lasciato al caso, tutto nasce dall'intuito e dall'istinto. «Ogni elemento – spiega lo stilista – è calibrato per rappresentare la mia personalità».
Vincenzo ha appena 21 anni. Ha concluso con il massimo dei voti il primo anno all'Accademia di Moda Marangoni di Milano, dove studia Fashion design, e ha due modelli di riferimento: il tarantino Riccardo Tisci, stilista di Givenchy, «per la sua idea di abbigliamento», e Yves Saint Laurent, «per il coraggio delle sue scelte di vita». Collabora con alcune riviste online di moda, per le quali ha già seguito sfilate a Parigi e a Milano, e adesso – seguito da papà Gianni – si prepara a depositare la firma, con l'obiettivo di farne una griffe. Nel frattempo, continuerà a studiare e a cimentarsi con idee, ricerche di tendenza, disegni e cartamodelli per affinare l'identità e affermare un progetto che già alla prima "uscita" ha registrato un successo inaspettato in termini di presenze. Non solo amici e parenti: anche tanti curiosi e diversi commercianti del settore, che hanno già avvicinato l'originale stilista per chiedergli di esporre qualcuna delle sue creazioni nei propri esercizi.