Un Ponte di lingue: "Mamma Lingua, Storie per tutti nessuno escluso"
Iniziativa presso Casa Accoglienza Santa Maria Goretti in via Quarti n. 11
martedì 12 settembre 2023
Martedì 12 settembre, alle ore 18:30 presso Casa Accoglienza Santa Maria Goretti in via Quarti n. 11, avrà luogo ad Andria l'iniziativa Un Ponte di lingue rientrante nel progetto Mamma Lingua che si rivolge alle famiglie con bambini delle più numerose comunità straniere del nostro Paese promuovendo la consapevolezza dell'importanza della lettura condivisa in famiglia in lingua madre, della narrazione e della diversità linguistica, tramite la diffusione dei libri per bambini in età prescolare nelle lingue maggiormente parlate nel nostro Paese.
L'incontro è promosso dai soci Ibby della regione Puglia, in collaborazione con numerose realtà locali, e inserito nella settimana Mamma Lingua regionale. Una settimana per raccontare Ibby, i suoi ideali e i suoi valori attraverso uno dei progetti di cui è partner e che rappresenta appieno lo spirito di solidarietà e umanità che è alla base dell'associazione. Dal 10 al 17 settembre, la Puglia sarà animata in lungo e in largo da una serie di attività promosse da tutti i soci pugliesi che da tempo si riuniscono attorno a un tavolo di coordinamento territoriale per conoscersi, collaborare, creare reti e sinergie, crescere insieme nel nome e nel solco di Jella Lepman.
Ad Andria l'iniziativa prevede l'allestimento di una piccola ma significativa mostra dedicata a Jella Lepman, fondatrice di Ibby International, e letture in numerose lingue tra cui arabo, dari, urdu, rumeno, wolof, inglese, yoruba, francese, italiano e piripù una lingua inventata, fatta di suoni onomatopeici ed intuitivi, di cantilene che fanno divertire grandi e piccini. A quest'ultima sarà dedicato un laboratorio aperto a tutti i presenti. Il tutto si concluderà con un piccolo Teranga party, una festa multilingue ispirata ai principi di condivisione.
L'occasione è, come detto, la "Settimana Mamma Lingua" che si tradurrà in incontri, letture ad alta voce, presentazioni, flashmob letterari grazie alle sei valigie acquistate dalla Regione Puglia a beneficio delle biblioteche del Polo BiblioMuseale Regionale.
L'evento è organizzato in collaborazione da diverse realtà locali che, insieme, hanno promosso e organizzato l'iniziativa: Il Circolo dei Lettori di Andria, la Biblioteca Diocesana San Tommaso d'Aquino, Il presidio del Libro di Andria, Il Circolo LaAV, Nati per Leggere Andria, Migrantes Liberi, Casa Accoglienza Santa Maria Goretti, Ufficio Migrantes, con il patrocinio dell'AIB, della Regione Puglia e del Comune di Andria Assessorato al Futuro.
L'iniziativa è ispirata ai principi del manifesto Mamma Lingua:
Tutti i bambini hanno bisogno di storie.
Hanno bisogno di storie per immaginare e per ricordare; storie da ascoltare e narrare; storie da condividere e custodire nel tempo. Le storie diventano casa e rifugio da abitare; diventano àncora e zattera ai quali appoggiarsi; sassolini e briciole per ritrovare il cammino. La narrazione e l'ascolto di storie hanno un ruolo centrale nella crescita e nello sviluppo – affettivo, cognitivo e linguistico – di tutti i bambini. Nessuno escluso.
Nella migrazione, vi è il rischio di crescere con poche parole.
I bambini figli di immigrati rischiano di crescere con meno storie e ciò avviene per vari motivi: l'assenza nel Paese di immigrazione della generazione dei nonni e della famiglia allargata; la scarsa disponibilità di tempo che i genitori possono dedicare al racconto; l'assenza o la scarsità di libri e beni linguistici per i bambini in lingua madre.
La narrazione in lingua materna sostiene anche l'acquisizione della seconda lingua
Un bambino che ha sviluppato una buona comunicazione in famiglia nella lingua materna sviluppa, in genere, anche una maggiore autostima e può apprendere l'italiano in maniera positiva, senza dimenticare l'idioma di origine. Le competenze che un bambino sedimenta in lingua madre, col tempo, si trasferiscono anche nella nuova lingua, e viceversa, grazie al processo di transfer che sempre intercorre tra i codici. Così, un bambino che ha sedimentato e custodisce dentro di sé una riserva di storie e racconti in lingua madre farà spazio più facilmente alle nuove storie da scambiare e da condividere.
Gettare ponti di parole tra la lingua di casa e quella del Paese in cui si cresce.
Le narrazioni e le storie rappresentano dei ponti e dei fili che legano le infanzie e che creano comunità narrative. Accanto alla lingua madre, si fa spazio, grazie ai libri e ai racconti, la lingua del Paese in cui si cresce con nuove scoperte e nuove parole.
L'incontro è promosso dai soci Ibby della regione Puglia, in collaborazione con numerose realtà locali, e inserito nella settimana Mamma Lingua regionale. Una settimana per raccontare Ibby, i suoi ideali e i suoi valori attraverso uno dei progetti di cui è partner e che rappresenta appieno lo spirito di solidarietà e umanità che è alla base dell'associazione. Dal 10 al 17 settembre, la Puglia sarà animata in lungo e in largo da una serie di attività promosse da tutti i soci pugliesi che da tempo si riuniscono attorno a un tavolo di coordinamento territoriale per conoscersi, collaborare, creare reti e sinergie, crescere insieme nel nome e nel solco di Jella Lepman.
Ad Andria l'iniziativa prevede l'allestimento di una piccola ma significativa mostra dedicata a Jella Lepman, fondatrice di Ibby International, e letture in numerose lingue tra cui arabo, dari, urdu, rumeno, wolof, inglese, yoruba, francese, italiano e piripù una lingua inventata, fatta di suoni onomatopeici ed intuitivi, di cantilene che fanno divertire grandi e piccini. A quest'ultima sarà dedicato un laboratorio aperto a tutti i presenti. Il tutto si concluderà con un piccolo Teranga party, una festa multilingue ispirata ai principi di condivisione.
L'occasione è, come detto, la "Settimana Mamma Lingua" che si tradurrà in incontri, letture ad alta voce, presentazioni, flashmob letterari grazie alle sei valigie acquistate dalla Regione Puglia a beneficio delle biblioteche del Polo BiblioMuseale Regionale.
L'evento è organizzato in collaborazione da diverse realtà locali che, insieme, hanno promosso e organizzato l'iniziativa: Il Circolo dei Lettori di Andria, la Biblioteca Diocesana San Tommaso d'Aquino, Il presidio del Libro di Andria, Il Circolo LaAV, Nati per Leggere Andria, Migrantes Liberi, Casa Accoglienza Santa Maria Goretti, Ufficio Migrantes, con il patrocinio dell'AIB, della Regione Puglia e del Comune di Andria Assessorato al Futuro.
L'iniziativa è ispirata ai principi del manifesto Mamma Lingua:
Tutti i bambini hanno bisogno di storie.
Hanno bisogno di storie per immaginare e per ricordare; storie da ascoltare e narrare; storie da condividere e custodire nel tempo. Le storie diventano casa e rifugio da abitare; diventano àncora e zattera ai quali appoggiarsi; sassolini e briciole per ritrovare il cammino. La narrazione e l'ascolto di storie hanno un ruolo centrale nella crescita e nello sviluppo – affettivo, cognitivo e linguistico – di tutti i bambini. Nessuno escluso.
Nella migrazione, vi è il rischio di crescere con poche parole.
I bambini figli di immigrati rischiano di crescere con meno storie e ciò avviene per vari motivi: l'assenza nel Paese di immigrazione della generazione dei nonni e della famiglia allargata; la scarsa disponibilità di tempo che i genitori possono dedicare al racconto; l'assenza o la scarsità di libri e beni linguistici per i bambini in lingua madre.
La narrazione in lingua materna sostiene anche l'acquisizione della seconda lingua
Un bambino che ha sviluppato una buona comunicazione in famiglia nella lingua materna sviluppa, in genere, anche una maggiore autostima e può apprendere l'italiano in maniera positiva, senza dimenticare l'idioma di origine. Le competenze che un bambino sedimenta in lingua madre, col tempo, si trasferiscono anche nella nuova lingua, e viceversa, grazie al processo di transfer che sempre intercorre tra i codici. Così, un bambino che ha sedimentato e custodisce dentro di sé una riserva di storie e racconti in lingua madre farà spazio più facilmente alle nuove storie da scambiare e da condividere.
Gettare ponti di parole tra la lingua di casa e quella del Paese in cui si cresce.
Le narrazioni e le storie rappresentano dei ponti e dei fili che legano le infanzie e che creano comunità narrative. Accanto alla lingua madre, si fa spazio, grazie ai libri e ai racconti, la lingua del Paese in cui si cresce con nuove scoperte e nuove parole.