Un patto per lo sviluppo territoriale dal GAL “Le Città di Castel del Monte”
Si tratta di un’idea di interconnessione strategica tra Enti nell'area dei due comuni di Andria e Corato
martedì 9 giugno 2020
Sconfiggere la burocrazia, dare un impulso allo sviluppo e rimboccarsi le maniche verso un futuro fatto di cooperazione e lavoro sinergico: sono questi, in estrema sintesi, i cardini del "Patto per lo sviluppo territoriale" promosso dal Gruppo di Azione Locale "Le Città di Castel del Monte" e rivolto agli enti competenti nell'area dei due comuni di Andria e Corato, ambedue sottoscrittori in pectore assieme a Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Soprintendenza pugliese ai Beni Culturali e Camera di Commercio di Bari.
L'obiettivo dichiarato è quello di dare una spallata ad un sistema complesso che ingessa lo sviluppo di un territorio dalle potenzialità immense, mortificato spesso da logiche farraginose rispetto alle quali
l'intesa strategica tra gli enti può fungere da grimaldello, rendendo più efficienti ed efficaci gli interventi a favore dello sviluppo locale ed integrando opportunamente azioni di progettazione, marketing territoriale, politiche agricole, politiche per il turismo, politiche ambientali, politiche per le imprese, innovazione e ricerca, secondo i compiti istituzionali attribuiti e gli impegni di collaborazione già assunti tra le parti
firmatarie del protocollo.
«Gli Enti sottoscrittori, - si legge nel testo della proposta - ognuno per le proprie specifiche competenze, nel rispetto della normativa di riferimento, si impegnano a rilasciare con ogni tempestività pareri, autorizzazioni, permessi, SCIA, DIA esecutiva, valutazioni ambientali, nulla osta, titoli abilitativi, iscrizioni alla CCIAA e quant'altro si renda eventualmente necessario alle Imprese per ottenere finanziamenti pubblici in base alle vigenti normative in materia urbanistica, ambientale, paesaggistica, idrogeologica e dei beni culturali».
Sembrerebbe, in tal modo, sconfitta la pesante cappa dell'attendismo burocratico, almeno nelle premesse operative, poiché, sempre sulla scorta di quanto si legge nel testo dell'accordo, "il Tavolo di Coordinamento potrà avanzare specifiche proposte e modalità operative che assicurino la massima celerità per consentire alle Imprese di usufruire di eventuali contributi e benefici di cui siano destinatarie".
«Attraverso questa azione concertata– chiarisce Michelangelo De Benedittis, presidente del GAL – puntiamo a risolvere, sempre metodologicamente e seguendo la legge, le controverse interlocuzioni tra
soggetti giuridici e cittadini/imprenditori, cercando di aiutare l'iniziativa privata a trovare vie d'uscita per lo sviluppo che siano comunque rispettose dell'ambiente e della storia dei luoghi. Un impegno non certo facile ma che ci lascia ben sperare per il futuro».
Proprio alla fine del lock-down del Covid -19, infatti, il GAL ha emanato cinque distinti bandi per lo sviluppo, i cui destinatari sono proprio gli enti pubblici. I testi dei bandi con i loro allegati sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (BURP) e sul sito www.galcdm.it.
L'obiettivo dichiarato è quello di dare una spallata ad un sistema complesso che ingessa lo sviluppo di un territorio dalle potenzialità immense, mortificato spesso da logiche farraginose rispetto alle quali
l'intesa strategica tra gli enti può fungere da grimaldello, rendendo più efficienti ed efficaci gli interventi a favore dello sviluppo locale ed integrando opportunamente azioni di progettazione, marketing territoriale, politiche agricole, politiche per il turismo, politiche ambientali, politiche per le imprese, innovazione e ricerca, secondo i compiti istituzionali attribuiti e gli impegni di collaborazione già assunti tra le parti
firmatarie del protocollo.
«Gli Enti sottoscrittori, - si legge nel testo della proposta - ognuno per le proprie specifiche competenze, nel rispetto della normativa di riferimento, si impegnano a rilasciare con ogni tempestività pareri, autorizzazioni, permessi, SCIA, DIA esecutiva, valutazioni ambientali, nulla osta, titoli abilitativi, iscrizioni alla CCIAA e quant'altro si renda eventualmente necessario alle Imprese per ottenere finanziamenti pubblici in base alle vigenti normative in materia urbanistica, ambientale, paesaggistica, idrogeologica e dei beni culturali».
Sembrerebbe, in tal modo, sconfitta la pesante cappa dell'attendismo burocratico, almeno nelle premesse operative, poiché, sempre sulla scorta di quanto si legge nel testo dell'accordo, "il Tavolo di Coordinamento potrà avanzare specifiche proposte e modalità operative che assicurino la massima celerità per consentire alle Imprese di usufruire di eventuali contributi e benefici di cui siano destinatarie".
«Attraverso questa azione concertata– chiarisce Michelangelo De Benedittis, presidente del GAL – puntiamo a risolvere, sempre metodologicamente e seguendo la legge, le controverse interlocuzioni tra
soggetti giuridici e cittadini/imprenditori, cercando di aiutare l'iniziativa privata a trovare vie d'uscita per lo sviluppo che siano comunque rispettose dell'ambiente e della storia dei luoghi. Un impegno non certo facile ma che ci lascia ben sperare per il futuro».
Proprio alla fine del lock-down del Covid -19, infatti, il GAL ha emanato cinque distinti bandi per lo sviluppo, i cui destinatari sono proprio gli enti pubblici. I testi dei bandi con i loro allegati sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (BURP) e sul sito www.galcdm.it.