Un'ordinanza sindacale per la bruciatura di sfalci e potature vegetali

Miscioscia: «Ci adoperiamo per trovare soluzioni a delle possibili criticità»

venerdì 15 agosto 2014
E' l'ordinanza sindacale n.440 dello scorso 8 agosto ad intervenire sulla tradizionale pratica della bruciatura dei residui vegetali rivenienti da sfalci e potature di origine agricola stabilendone la combustione controllata, anche al fine di evitare alcune delle malattie più note carico di alcune piante. Per esempio per l'olivo la zeuzera pyrina, la cecidomia o la xylella fastidiosa. Per la vite il mal dell'esca. La combustione, quindi, va preferita alla stessa trinciatura dei residui che, se da un lato permette un apporto di sostanza organica al terreno, dall'altra potrebbe favorire l'aumento di determinate fitopatie aumentando, di conseguenza, la necessità di ricorrere all'uso di mezzi chimici.

Alla luce dunque di alcune direttive CE di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali, della deliberazione della Giunta regionale pugliese 29 ottobre 2013, n. 2023 "Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e la eradicazione del batterio da quarantena Xylella fastidiosa associato al "Complesso del disseccamento rapido dell'olivo",della necessità di ottenere un'applicazione uniforme sul territorio comunale della normativa vigente e di assicurare la massima tutela e prevenzione dal rischio di incendi, il Sindaco ha ordinato che "paglia, sfalci, residui vegetali rivenienti da potature ed altro materiale agricolo vegetale e forestale non pericoloso, proveniente dalla manutenzione di orti, giardini privati e dalle attività svolte dalle imprese agricole di cui all'art. 2135 del C.C. debbono essere gestiti mediante processi o metodi che non danneggino l'ambiente ne mettano in pericolo la salute pubblica. L'ordinanza stabilisce che, in alternativa all'impiego dei residui indicati al punto 1, ai sensi dell'art. 185 del Decreto 152/2006, o all'accumulo ordinato nei fondi agricoli al fine di una loro naturale trasformazione in compost, o alla triturazione in loco mediante l'utilizzo di apposite macchine operatrici, è consentita la combustione controllata sul luogo di produzione nel rispetto delle disposizioni e delle cautele di seguito indicate,non costituendo attività di gestione dei rifiuti o di combustione illecita e dunque non presenta profili di illegalità.

«Con questa ordinanza - spiega l'assessore alle Attività Produttive, Benedetto Miscioscia - ci adoperiamo per consentire la soluzione anche di queste possibili criticità legate agli scarti vegetali e alle potature, soprattutto alla luce di quel che sta avvenendo in alcune aree del Salento per gli attacchi di xylella fastidiosa agli oliveti. Tutti gli agricoltori, attendendosi alle regole previste dall'ordinanza, contribuiscono così alla prevenzione di fenomeni che, appunto, possono compromettere il lavoro agricolo di intere generazioni».
La combustione controllata dei residui va effettuata nel rispetto assoluto delle seguenti prescrizioni: