Inciviltà e mancanza di decoro a ridosso del Cimitero di Andria

Inosservanza delle più elementari norme di educazione civica ed igienico sanitarie

lunedì 18 febbraio 2019 11.19
A cura di Riccardo Di Pietro
È desolante lo spettacolo a cui è costretto ad assistere chiunque percorra in auto la strada a ridosso del cimitero di Andria, nella contrada Macchie di Rosa. E' indecoroso trovarsi di fronte al degrado prodotto dalla sporcizia della strada e dai cumuli di rifiuti, vale a dire cartacce per terra, che fanno compagnia a bottigliette di plastica, fazzolettini e quant'altro.

Innanzitutto, abbandonare i rifiuti per strada, magari lanciandoli dalla propria auto, è veramente un gesto di grande inciviltà e dalle gravi conseguenze. Le materie contenute nel sacchetto, sono, infatti spesso non biodegradabili ed in grado d'inquinare l'ambiente (si pensi ad esempio alle pile elettriche o alle plastiche).

Buste su buste, abbandonate ai bordi della strada oppure ai piedi degli alberi da cui si traggono frutti che arrivano sulle nostre tavole. Queste rappresentano un grosso problema non solo per l'impatto visivo e ambientale che possono avere, ma anche perché sono facili "prede" di roditori, cani randagi ed uccelli, alla ricerca di resti di cibo.

Di chi è la colpa? Molto probabilmente chi non effettua la raccolta differenziata.
Una cultura di scarso rispetto di alcuni cittadini per la loro città è la spiegazione principali. La città è sporca, e pochi sentono il dovere di contribuire a tenerla pulita, primi tra tutti coloro che impunemente, insudiciano e degradano le nostre campagne, facendole diventare delle piccole discariche a cielo aperto.

Allora, come risolvere il problema?

Innanzitutto bisogna tornare a trattare ogni angolo della città e della periferia, campagne incluse come il salotto di casa propria, tornare ad amare e difendere Andria, considerandola cosa propria un bene personale.

Servono strumenti e regole che eliminino ogni scusa, ogni alibi, tanto alla Civica Amministrazione quanto al singolo cittadino: tutti quanti siamo responsabili nel tenere alti il decoro e l'immagine di Andria.

Pene severe, severissime, sono previste anche per chi sporcherà le strade con rifiuti, lasciati in bella vista agli angoli delle piazze.

"L'abbandono dei rifiuti per strada oltre a essere deprecabile dal punto di vista del decoro urbano e della salvaguardia dell'ambiente, causa ingenti costi aggiuntivi, incidendo sul bilancio della collettività", una norma giuridica e di buona educazione civica che dovrebbe rimanere sempre impressa in ognuno di noi.

Punire in modo più incisivo tutti coloro che non rispetteranno le regole su un corretto smaltimento dell'immondizia In particolare, secondo la normativa in vigore, se è un privato cittadino è trovato ad abbandonare o depositare rifiuti dove non è consentito, egli sarà soggetto ad una sanzione amministrativa, che va da un minimo di 300,00 euro ad un massimo di 3.000,00, recita l'articolo n. 255 Codice dell'ambiente (D.lgs. 3 aprile 2006, n.152).

Quello che può sembrare un problema di poco conto, in effetti, non lo è, perché non solo questi oggetti sporcano le strade, ma sporcano anche l'immagine della nostra città. Siamo di fronte a un grosso problema di inciviltà e ad un costo non indifferente per le casse pubbliche. Nessuno, è bene ancora una volta sottolinearlo è immune da questa grave condizione, di profondo degrado ambientale ma prima di ogni altra cosa umano e sociale.
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
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Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro
Un grosso problema di inciviltà © Riccardo Di Pietro