"Un giorno vidi la luce": presentato al Chiostro San Francesco il libro di Stefania Mazzarone
Un racconto autobiografico per parlare di nascita e rinascita
domenica 13 maggio 2018
9.41
Un libro scritto a cuore aperto, a gambe incrociate sul letto.
Un libro scritto a mano, di notte.
Un libro scritto per raccontare la nascita e la rinascita.
Nasce così "Un giorno vidi la luce", uno scritto di Stefania Mazzarone che, nonostante le varie stampe, conserva ancora il suo manoscritto originale dove, come in un diario segreto, la penna viaggiava con le emozioni, con una calligrafia ora distesa, ora veloce.
"Il libro nasce dopo un fortissimo lutto, quello di un amico, un padre spirituale, con cui ho condiviso 40 anni della mia vita - afferma Stefania, l'autrice lucana. Quando ormai avevo toccato il fondo, ho deciso di guardarmi dentro e cercare nella scrittura la mia terapia".
Nel suo lavoro autobiografico, fatto di parole semplici che partono dall'anima e arrivano al cuore, Stefania fa una celebrazione della "luce" ogni giorno della vita. Una vita fatta di amore per il prossimo e impegno nel volontariato.
"Spero che questo libro, che intreccia le mie parole a storie antiche e aforismi, possa essere un sostegno per chiunque affronti un momento difficile, così come è stato per me", continua la Mazzarone.
Il libro ha ricevuto anche il consenso e la benedizione da parte di Papa Francesco, dopo l'invio di una copia presso la Santa Sede.
La sua presentazione è avvenuta ieri, sabato 12 maggio, presso il chiostro di San Francesco, alla presenza dell'assessore alla Cultura di Andria, Luigi Del Giudice, di Papè Gora Tall, Mediatore Interculturale e Intereligioso e di Mariangela Francione, critica letteraria. Ha moderato l'incontro il giornalista Davide Suriano.
Ad accompagnare le parole dell'autrice, le note di una chitarra classica.
"La stesura di questo libro, e tutto quello che ne è conseguito, è stata un'esperienza meravigliosa. Poiché l'appetito vien mangiando, spero di poter scriverne un altro a quattro mani con mio figlio".
Un libro scritto a mano, di notte.
Un libro scritto per raccontare la nascita e la rinascita.
Nasce così "Un giorno vidi la luce", uno scritto di Stefania Mazzarone che, nonostante le varie stampe, conserva ancora il suo manoscritto originale dove, come in un diario segreto, la penna viaggiava con le emozioni, con una calligrafia ora distesa, ora veloce.
"Il libro nasce dopo un fortissimo lutto, quello di un amico, un padre spirituale, con cui ho condiviso 40 anni della mia vita - afferma Stefania, l'autrice lucana. Quando ormai avevo toccato il fondo, ho deciso di guardarmi dentro e cercare nella scrittura la mia terapia".
Nel suo lavoro autobiografico, fatto di parole semplici che partono dall'anima e arrivano al cuore, Stefania fa una celebrazione della "luce" ogni giorno della vita. Una vita fatta di amore per il prossimo e impegno nel volontariato.
"Spero che questo libro, che intreccia le mie parole a storie antiche e aforismi, possa essere un sostegno per chiunque affronti un momento difficile, così come è stato per me", continua la Mazzarone.
Il libro ha ricevuto anche il consenso e la benedizione da parte di Papa Francesco, dopo l'invio di una copia presso la Santa Sede.
La sua presentazione è avvenuta ieri, sabato 12 maggio, presso il chiostro di San Francesco, alla presenza dell'assessore alla Cultura di Andria, Luigi Del Giudice, di Papè Gora Tall, Mediatore Interculturale e Intereligioso e di Mariangela Francione, critica letteraria. Ha moderato l'incontro il giornalista Davide Suriano.
Ad accompagnare le parole dell'autrice, le note di una chitarra classica.
"La stesura di questo libro, e tutto quello che ne è conseguito, è stata un'esperienza meravigliosa. Poiché l'appetito vien mangiando, spero di poter scriverne un altro a quattro mani con mio figlio".