Un ECOMUSEO della storia del paesaggio: Andria, Trani e Bisceglie tra le città coinvolte

Tra Murgia e mare, uno splendido contenitore di usi e saperi

giovedì 17 novembre 2022 11.46
Le Amministrazioni comunali di Andria, Bisceglie, Molfetta, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Corato e Trani, stanno ponendo in essere una cooperazione interterritoriale, con capofila la città di Bisceglie, per l'istituzione di un ECOMUSEO, regolato dalla Legge Regionale n. 15 del 6 Luglio 2011.
L'obiettivo, secondo la legge in questione, è quello di valorizzare in continuità l'intero territorio sito dell'area d'ambito, diffondendolo in modo sistemico a tutto lo spazio, rappresentandone e rendendone più visibili le sue caratteristiche, il paesaggio, la storia, la memoria, l'economia, e l'identità storico artistica.

Al fine di individuare, conoscere e trasmettere il patrimonio materiale e immateriale, nel tempo e nello spazio, occorre che ogni Amministrazione realizzi una c.d. Mappa di Comunità, con il coinvolgimento attivo delle comunità locale, delle Istituzioni scolastiche e culturali di Associazioni, Enti Pubblici, Privati e Religiosi, Ricercatori e Professionisti, Consorzi, delle categorie economiche e imprenditoriali.

La costituzione dell'ECOMUSEO della storia nel paesaggio è nell'interesse di tutte le comunità interessate. Ciò necessita della collaborazione delle Civiche Amministrazioni per allestire spazi adeguati ad ospitare laboratori come centri di interpretazione, documentazione e informazione, itinerari di visita, percorsi di fruizione e luoghi di interpretazione, rapportandosi con altri ecomusei eventualmente esistenti sul medesimo territorio o in quelli limitrofi.

"Un Ecomuseo è un'istituzione creata per volontà degli individui e delle associazioni del territorio –sottolineano all'unisono l'assessore all'Ambiente del Comune di Bisceglie, Giovanni Naglieri ed il collega alle Radici della Città di Andria, Cesareo Troia- su cui esso agisce, con la finalità di valorizzarne il patrimonio culturale per garantire la continuità della trasmissione della tradizione. Non si tratta di un concetto fisso e monolitico, ma flessibile e in costante processo d'innovazione per dare linfa al senso di identità e coesione della comunità di riferimento. L'Ecomuseo è promotore di usi e saperi collettivi per evitarne la dispersione e garantire l'esistenza della diversità di stili di vita e culture più sostenibili, tramite la partecipazione attiva della popolazione. Una sorta di "specchio" del passato e "cantiere" per il futuro; un processo dinamico in stretta relazione con la comunità locale. Il progetto dell'ECOMUSEO della storia nel paesaggio si colloca giustamente in questa proiezione di rilancio del nostro territorio comune, traguardando gli obiettivi della continuità del valore dei nostri beni materiali ed immateriali e della loro conoscenza universale", concludono Gianni Naglieri e Cesareo Troia.